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Alluvione, riapre Teatrodante Carlo Monni. Sul palco Marco Bocci.
Torna ad alzarsi il sipario del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio dopo l’alluvione di novembre.
Riapre la struttura culturale alluvionata sabato 13 gennaio con Marco Bocci con ‘Lo zingaro’, regia di Alessandro Maggi e musiche di Davide Cavuti.
Ed è il Teatrodante Carlo Monni ad annunciare “con gioia la sua rinascita dopo il devastante impatto dell’ alluvione del 2 novembre scorso. Questa struttura, che rappresenta il cuore pulsante della vita culturale della nostra città, un faro di cultura, arte e intrattenimento, si prepara a risplendere con una nuova vitalità.
Sandra Gesualdi, direttrice dell’ Accademia dei Perseveranti : “Dopo settimane di lavoro intenso il Teatro è pronto a riaprire le sue porte. E ripartire con la stagione di prosa offrendo al pubblico un’esperienza teatrale rinnovata. L’impegno straordinario dei volontari, del personale e il sostegno della comunità hanno reso possibile questa ripartenza in tempi non eccessivamente lunghi. La riapertura del Teatro non è solo un segno di rinascita, ma anche un forte messaggio di resilienza e unità.”
Federica Petti, vicesindaca con delega alla cultura: “Finalmente riparte la cultura a Campi Bisenzio. Un segnale di rinascita che ci dà speranza e coraggio. Ringrazio la direttrice e tutto il personale della Fondazione Accademia dei Perseveranti per aver permesso tutto ciò. Ma soprattutto ringrazio coloro che ci hanno sostenuti fin da subito. Persone del mondo dello spettacolo come Stefano Massini, Piero Pelù, Comuni, associazioni, singole persone da tutta Italia. L’affetto che è stato dimostrato è stato un vero abbraccio”
‘Lo zingaro’ con Marco Bocci è una produzione Teatro Stabile d’Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni .
Marco Bocci racconta la storia esemplare di un pilota di auto sconosciuto il cui destino è però indissolubilmente legato al mito della Formula 1 Ayrton Senna.
Ricostruendo in parallelo la vicenda personale dello Zingaro e quella di Senna, il racconto rintraccia coincidenze, premonizioni, intuizioni che quasi segnano il destino dello Zingaro. Il primo incontro con Senna, il primo gran premio visto dalla pista, il rapporto con il padre, il primo go-kart, la scelta di correre, il legame profondo con la famiglia e il desiderio di crearne una propria dopo il divertente incontro con la moglie. E ancora Senna, Senna ovunque. Senna è davanti agli occhi dello Zingaro in ogni curva, in ogni scelta. Lo Zingaro cerca se stesso attraverso un legame quasi ossessivo con il grande campione brasiliano morto ad Imola il primo maggio 1994.