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Giorgia Meloni a Firenze: prima al Meyer. Poi la firma con Giani

Fuori programma della premier dai bambini di Gaza. Ritardo cerimoniale a Palazzo Strozzi Sacrati per sottoscrizione accordo 683 milioni Fondo sviluppo coesione. Meloni annuncia 66 milioni per alluvionati

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FIRENZE – Giorgia Meloni a Firenze: prima al Meyer. Poi la firma con Giani

Fuori programma all’ospedale pediatrico Meyer per Giorgia Meloni a Firenze.

La premier a Firenze mercoledì 13 marzo per la la sottoscrizione dell’accordo tra il Governo e la Regione Toscana per il Fondo di sviluppo e coesione per 683 milioni.

Prima la presidente del Consiglio si è fermata al Meyer, visita a cui non ha partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Visita che ha comportato ritardo sul cerimoniale a Palazzo Sacrati Strozzi, previsto per le ore 16.

La premier: “Con il presidente Giani avevamo valutato di fare una cosa un po’ più ampia oggi al Meyer, poi ci sono state delle necessità di sicurezza che lo hanno impedito, per cui mi devo scusare col presidente che non siamo riusciti a fare la visita che avevamo programmato al Meyer: mi prendo l’impegno di tornarci insieme”

La premier col ministro Raffaele Fitto.

“Con l’accordo di oggi destiniamo alla Regione Toscana risorse Fsc per 683 milioni. Se aggiungiamo 381 milioni già resi disponibili da altri fondi finanziari, arriviamo a un miliardo che è una cifra considerevole per 176 progetti che ora vi elenco. Sto scherzando, chiaramente”.

Per quanto riguarda le risorse per chi è stato colpito dall’alluvione di novembre scorso in Toscana.

Meloni: “Come ha ricordato il presidente Giani ci siamo sentiti immediatamente. Il Governo ha tempestivamente messo a disposizione, e sono già nella disponibilità del commissario, i 33 milioni iniziali per fare fronte all’emergenza. Ma tenendo insieme tutti i provvedimenti  complessivamente oggi ci sono a disposizione circa 189 milioni fra interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi pubblici, gestione dei rifiuti e delle macerie, garanzia di continuità amministrativa nei territori interessati, ovviamente interventi a favore dell’agricoltura, dell’industria e delle aziende esportatrici”.

“Quello che aggiungo oggi è che siamo finalmente riusciti a definire la copertura dei 66 milioni di euro che sono necessari al sostegno delle famiglie e delle imprese colpite per fronteggiare i bisogni prioritari. Questo consente la settimana prossima di presentare un emendamento al decreto Pnrr che è in conversione alla Camera, e quindi di avere le risorse immediatamente disponibili”.

Poi la premier: “Nel contempo come il presidente Giani sa abbiamo attivato l’interlocuzione con la Commissione europea per finanziare ulteriori interventi con il fondo di solidarietà europeo. La quantificazione in percentuale rispetto al danno dovrebbe portare un contributo di circa 67 milioni di euro.  Infine tornando al tema del Pnrr, nel decreto il Governo ha salvaguardato i 55 milioni di euro destinati alla costruzione dello stadio Franchi di Firenze, che però era stato ritenuto inammissibile dalla Commissione europea nell’ambito dei piani integrati. Non è stato facile perché in assenza di altri progetti immediatamente disponibili è stata una trattativa abbastanza complessa ma quei fondi sono disponibili”.

“Sulla base di quei fondi che siamo riusciti a mettere in sicurezza avvierei con tutta la Città metropolitana, con i sindaci dei Comuni della Città metropolitana, e con il presidente della Regione, nelle prossime settimane un’interlocuzione per capire come meglio spendere queste risorse. Considerando anche che nella Provincia ci sono circa 17 Comuni che rientrano fra i Comuni alluvionati”.

Sulla visita all’ospedale pediatrico Meyer, la premier a margine della firma con la Regione Toscana ha precisato che era una “visita privata” ai due bambini palestinesi ricoverati dopo essere arrivati in Italia da Gaza con un velivolo C-130 dell’Aeronautica militare.

La visita per contribuire a “tenere alta l’attenzione sul ruolo che l’Italia sta giocando in questa delicata fase, soprattutto sulla materia umanitaria”.

 

© Riproduzione riservata

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