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LIVORNO – GdF Livorno, beni di lusso contraffatti. 18 denunciati
Gdf Livorno, sequestrati beni di lusso contraffatti per un valore di oltre milioni di euro. Diciotto persone denunciate.
Sopralluoghi, appostamenti e controlli, su strada e anche in centri di smistamento posta e corrieri espressi
Le Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno, sulla base delle direttive del Comando Provinciale, rendicontano, hanno avviato una articolata campagna operativa anti contraffazione. Che, nel complesso, ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di merce contraffatta. Denunciando 18 soggetti ritenuti, allo stato, responsabili dei reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni fasi e ricettazione.
L’attività di servizio, illustra GdF Livorno, “trae origine da autonoma attività d’intelligence ed esecuzione di svariati sopralluoghi, appostamenti e controlli, su strada e anche in centri di smistamento posta e corrieri espressi. Durante tali attività le Fiamme Gialle hanno notato taluni pacchi “sospetti” per forma, mittente e destinatario. In particolare, su alcuni degli stessi era spesso riportato il medesimo nominativo, ovvero risultavano chiari nomi di fantasia”.
I successivi approfondimenti investigativi, tramite l’ausilio e banche dati in uso al Corpo, nonché il monitoraggio di talune piattaforme di vendita online, hanno permesso di identificare i reali destinatari della merce illecita e di ricostruire l’intera filiera del falso (produzione e distribuzione), procedendo, così, all’effettuazione di diverse perquisizioni in Livorno e provincia.
Le operazioni di polizia giudiziaria esperite hanno portato al complessivo rinvenimento e conseguente sequestro di circa 6.000 articoli per abbigliamento di maison di lusso.
Nonché falsi Rolex, con tanto di scatola artefatta. Peraltro, l’ottima fattura e realizzazione dei falsi prodotti li avrebbe resi difficilmente distinguibili dagli originali, con un ipotizzabile complessivo ricavo “alla minuta vendita” di oltre 3 milioni di euro.
Secondo GdF Livorno, “verosimile oltretutto che buona parte della merce contraffatta, proprio in virtù all’elevata qualità delle illecite lavorazioni, non fosse verosimilmente destinata alla sola classica rivendita massiva (mercati o spiagge). Bensì a ‘soggetti bene’ disposti a pagare un prezzo che, inferiore rispetto a quello originale, permettesse di sfoggiare un articolo visivamente uguale a quello originale”.
Le perizie eseguite sui campioni di prodotti contraffatti, evidenzia GdF Livorno, hanno confermato la natura contraffatta degli articoli sequestrati.
Il servizio svolto “testimonia l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico/finanziaria, anche nel significativo contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale. Condotte illecite che danneggiano il mercato, alimentano i circuiti del lavoro sommerso, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole. E generano una riduzione delle entrate fiscali, con conseguente diminuzione delle risorse da investire per la crescita del Paese e il potenziamento dei servizi pubblici”.