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Incendio rifiuti, Comune di Firenze: “Insediamento abusivo sgombrato anni fa”

Comune guidato da sindaco Nardella: "Terreno privato. Controlli antidegrado hanno scoperto rifiuti e persone". Concluse operazioni bonifica 2.200 metri quadri. Coinvolte baracche. Ordinanza divieto consumo ortaggi. Arpat: "Luogo probabile gestione illecita rifiuti". Ipotesi dolo

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FIRENZE – Incendio rifiuti, Comune di Firenze: “Insediamento abusivo sgombrato anni fa”.

Si sono concluse le operazioni di smassamento e di bonifica dell’area interessata dall’incendio avvenuto notte tra giovedì 4  e venerdì 5 gennaio 2024 nella periferia ovest di Firenze,  tra il quartiere delle Piagge e l’area industriale dell’Osmannoro.

Il fuoco ha interessato una superficie di circa 2.200 metri quadrati con rifiuti e masserizie, vicino a officine Rfi e a un piazzale con auto.

Il rogo ha coinvolto baracche. Esclusa la presenza di persone. L’intervento dei vigili del fuoco ha evitato la propagazione a decine di veicoli parcheggiati in un piazzale e alle officine Rfi.

Gli investigatori sono al lavoro per accertare le cause che hanno fatto divampare il vasto incendio al confine con il comune di Campi Bisenzio. Tra le ipotesi al vaglio anche quella di un atto doloso. In un’area all’aperto di circa 2.200 metri quadri un gruppo di persone senza fissa dimora aveva allestito delle baracche come rifugio, che sono andate distrutte. Non ci sono stati feriti.

Il Comune di Firenze, sindaco Dario Nardella, ha emesso ordinanza di divieto di consumo ortaggi coltivati nell’area interessata dalle fiamme.

E con una nota precisa: “L’incendio si è sviluppato su un terreno privato già sgomberato alcuni anni fa perché ospitava un insediamento abusivo.  All’epoca venne fatta un’ordinanza di sgombero per ragioni sanitarie con obbligo di bonifica per il proprietario. Negli anni le pattuglie del nucleo antidegrado della polizia municipale hanno effettuato diversi controlli e sollecitato più volte la proprietà visto che ogni volta, nel terreno, hanno scoperto molti rifiuti e qualche persona”.

Arpat sottolinea: “L’area colpita dalle fiamme era evidentemente un luogo di ammasso e di probabile gestione illecita di rifiuti”.

Il Comune di Firenze ha emesso un’ordinanza “con la quale si dispone il divieto di consumo degli ortaggi coltivati nell’area esposta ai fumi dell’incendio che si è sviluppato su un terreno privato in via Curzio Malaparte. Il provvedimento è stato richiesto dalle autorità sanitarie. L’efficacia dell’ordinanza terminerà con la cessazione dello stato di emergenza”.

Arpat: “Nelle primissime ore del 5 gennaio 2024, la sala operativa della Protezione Civile (SOP), su richiesta dei Vigili del Fuoco, ha contattato il personale ARPAT per un incendio scoppiato tra il cimitero di Brozzi ed il deposito delle Ferrovie. Più precisamente in una porzione di terreno collocata nel Comune di Firenze a nord della rotatoria di Curzio Malaparte all’incrocio con Via del Fossetto.

Dopo l’attivazione da parte della SOP, una squadra del Dipartimento ARPAT di Firenze si è recata sul posto per rendersi conto della situazione. L’area colpita dalle fiamme era evidentemente un luogo di ammasso e di probabile gestione illecita di rifiuti. Infatti, tra i resti si distinguevano alcuni veicoli, carcasse di elettrodomestici, materiale elettronico e molti rifiuti plastici. Interessate dall’incendio anche le alberature presenti all’interno del terreno”.

Poi Arpat: “Per quanto riguarda la ricaduta dei fumi, possiamo dire che, durante la notte, il vento è risultato molto debole e di direzione variabile. Pertanto, ci si aspetta una significativa ricaduta al suolo del particolato dei fumi entro 300 m dalla zona dell’incendio. Questa situazione comporta che quanto coltivato in quest’area possa risultare contaminato dai prodotti di combustione. In considerazione di ciò, ARPAT ed ASL hanno proposto al Comune di Firenze l’emissione di un’ordinanza che vieti il consumo degli ortaggi coltivati all’interno del terreno impattato dalle ricadute dei fumi dell’incendio. Nessuna ulteriore precauzione è necessaria per quanto riguarda i terreni e le coltivazioni future”.

Arpat conclude: “Infine, con riferimento all’area colpita dall’incendio, una volta terminate le operazioni di spegnimento, l’amministrazione comunale dovrà, con un’ordinanza, imporre al proprietario del terreno la rimozione dei rifiuti, la pulizia e la verifica dell’eventuale contaminazione del suolo”.

© Riproduzione riservata

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