Neonato morto in nave, il gip del Tribunale di Grosseto ha derubricato l’accusa contestata alla mamma del piccolo trovato morto sulla nave da crociera Silver Whisper in rada a Porto Santo Stefano, Argentario.
Il neonato è stato dato alla luce venerdì 17 maggio a bordo della Silver Whisper da Chan Jheansel Pia Salahid, 28 anni, che lavorava come addetta in cucina e pulizie a bordo della Silver Whisper.
La mamma non è più indagata per omicidio volontario, ma per abbandono di minore. Derubricata anche l’accusa per le due colleghe della madre del neonato, che condividevano con la mamma la cabina della nave in cui il piccolino è stato trovato senza vita dai carabinieri.
Per Dorcas Njuguini Mutunduu, 28enne del Kenya, e Kgothadso Mabel Jasmine Mphela, 26enne del Sudafrica, caduta l’accusa di concorso in omicidio volontario, accusa derubricata in omissione di soccorso.
Il gip del Tribunale di Grosseto Sergio Compagnucci ha convalidato il fermo della madre del bambino confermando la misura cautelare nel carcere di Sollicciano, Firenze.
Scarcerate invece le due colleghe della mamma che ha dato alla luce un bambino sulla nave da crociera di lusso Silver Whisper, battente bandiera Bahamas, venerdì 17 maggio e poi arrestata per la morte del piccolo.
La mamma del neonato ha sempre negato di aver voluto provocare la morte di suo figlio, che ha chiamato Tyler. “Non volevo far morire di fame il mio bambino che avevo chiamato Tyler. Gli ho dato il mio latte, l’ho lavato, l’ho accudito. Non ho detto nulla a nessuno della sua nascita perché avevo paura di essere licenziata”
Secondo le accuse, il piccolino non avrebbe ricevuto le cure necessarie mentre la madre era impegnata nei turni di lavoro sulla nave.
L’autopsia darà le rispose sulle cause della morte del piccolo Tyler.