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Prato, dopo 14 anni riapre sottopasso ferroviario di via Ciulli

Chiuso dopo sequestro probatorio. Nella notte tra 4 e 5 ottobre 2010 tre donne morirono annegate nel sottopasso allagato per esondazione Vella

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PRATO – Prato, dopo 14 anni riapre sottopasso ferroviario di via Ciulli.

A maggio sarà riaperto al transito il sottopassaggio ferroviario di via Ciulli, chiuso da 14 anni per il sequestro probatorio disposto dalla magistratura in seguito alla tragedia avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2010 Tre donne cinesi, due sorelle e la figlia di una di loro, morirono annegate nel tunnel allagato per l’esondazione del Vella a causa di una bomba d’acqua, caduta poche ore prima.

Si è tenuto il sopralluogo al cantiere dei lavori di ripristino, avviati nel dicembre scorso, sia sulla parte impiantistica che su quella stradale. Presenti il sindaco del Comune di Prato Matteo Biffoni,  l’assessora alla Città curata e Viabilità Cristina Sanzò, il dirigente del Servizio Mobilità Riccardo Pallini. L’ingegner David Malossi, direttore dei lavori per la cassa d’espansione dell’ospedale Santo Stefano per la Asl Toscana Centro che ha curato anche il progetto di messa in sicurezza idraulica dell’area tra i torrenti Vella e Iolo.

Gli anni e l’incuria dovuta alla chiusura, illustra il Comune di Prato, avevano ridotto in pessimo stato il collegamento viario tra Narnali e Galciana, con piante infestanti, asfalto rovinato e impianti ormai non più funzionanti. La parte impiantistica elettrica e idraulica, già in via di conclusione,  è stata assegnata a ‘Lacquacad’ di Capannori. Mentre la parte del rifacimento stradale è stata affidata a Endiasfalti di Agliana per un importo totale di 200mila euro finanziati dal Comune. Come ha spiegato Malossi e come aveva indicato l’ordinanza di dissequestro del sottopassaggio, per la riapertura alla viabilità è necessario prima il collaudo della vasca di espansione da 18mila metri cubi di capacità che sta sorgendo vicino all’ospedale Santo Stefano, previsto per metà aprile.

Biffoni: “E’ stato un lungo percorso in cui non ci siamo certo limitati ad aspettare, ma abbiamo anzi fatto proposte e progetti per la riapertura alla magistratura che aveva sequestrato il sottopasso. Finalmente lo scorso anno dopo tante richieste siamo riusciti ad ottenere il dissequestro grazie alla presenza della cassa di espansione, che è utile per la nuova palazzina dell’ospedale ma anche per il sottopasso di via Ciulli.  La Corte d’Appello di Firenze infatti non ha disposto il dissequestro finché non ha ritenuto che ci fossero le condizioni materiali di massima sicurezza. E anche a noi non interessa solo riaprire la strada,  ma farlo garantendo che non ci siano rischi per nessuno anche in casi di eventi importanti dal punto di vista meteorologico”.

Sanzò: “I lavori stanno procedendo veloci. L’mpianto elettrico è praticamente pronto, c’è da ripristinare il manto stradale e le caditoie. E se tutto va come deve andare, contiamo nel mese di maggio di riaprire definitivamente uno degli snodi viari che soprattutto i residenti di questa zona ci stanno chiedendo da anni”.

Nel 2022 la Corte d’Appello di Firenze aveva disposto il dissequestro del sottopasso di via Ciulli,  accogliendo l’istanza di restituzione presentata dal Comune di Prato.

Il progetto comprende la riqualificazione stradale ed edilizia, la sostituzione della rete elettrica. La sostituzione delle pompe attuali con un nuovo impianto di sollevamento acque. L’installazione del sistema di segnalazione semaforica e rilevazione allagamenti e il nuovo gruppo elettrogeno.

© Riproduzione riservata

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