AREZZO – Sicurezza nel distretto orafo di Arezzo, mercoledì (10 luglio) l’incontro in prefettura dopo gli ultimi violenti episodi che si sono verificati sul territorio.
Sul tema interviene la presidente della sezione oreficeria e gioiellerie di Confindustria Toscana Sud e della consulta orafa di Arezzo, Giordana Giordini.
“Dopo l’ultimo episodio di rapina ai danni della Italiana Horo, siamo grati al prefetto Maddalena De Luca – dice – che ha raccolto le nostre istanze e ci ha convocati mercoledì prossimo insieme al comandante dei carabinieri di Arezzo, Claudio Rubertà, al questore Maria Luisa Di Lorenzo e al comandante provinciale della Guardia di Finanza Walter Mazzei, anche loro al nostro fianco per permetterci di continuare a vivere serenamente ed operosamente come abbiamo sempre fatto”.
“La dottoressa De Luca – prosegue Giordini – che ha convocato a più riprese tavoli tecnici alla presenza delle associazioni di categoria per monitorare il tema della sicurezza nelle aziende orafe, ha chiesto al ministero dell’interno di implementare il numero di uomini a presidio del territorio. L’ultimo episodio di rapina ai danni della Italiana Horo dimostra la disinvoltura e sfrontatezza dei malviventi, che hanno agito in pieno giorno aggredendo il titolare e un dipendente con spray urticante e mettendo a segno il colpo con un ingente bottino. Noi imprenditori non possiamo contrastare azioni di questo tipo. Abbiamo dotato le nostre aziende di ogni tipo di allarme, sistemi di videosorveglianza all’avanguardia e dissuasori agli ingressi, ci siamo attrezzati con una vigilanza privata ulteriore da utilizzare come presidio notturno, ci siamo organizzati con gruppi Whatsapp per un aggiornamento costante e capillare ma ci troviamo del tutto impotenti di fronte a simili episodi violenti che testimoniano l’aumentata pericolosità del territorio in cui viviamo e lavoriamo con le nostre aziende, le nostre famiglie ed i nostri dipendenti”.
“Gli strumenti di difesa passiva di cui dispongono le aziende orafe non possono sostituire l’ordine e la sicurezza garantiti dalle forze dell’ordine – conclude – I dati parlano chiaro: 9 episodi di furti e rapine nei soli primi 6 mesi di quest’anno, 7 nel 2023, 3 nel 2022. A fronte di questa evidente escalation e del disperato sforzo con il quale tentiamo di difenderci è fondamentale che lo Stato intervenga senza indugi con uno speciale rafforzamento del presidio del territorio che blocchi l’ulteriore crescita e radicalizzazione dei fenomeni malavitosi”