FIESOLE – Spostata al 2028 la candidatura di Fiesole a Capitale italiana della cultura. La decisione è stata concordata dalla sindaca di Fiesole Cristina Scaletti e dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
“Con il presidente della Regione Eugenio Giani, abbiamo preferito – dice la sindaca di Fiesole Cristina Scaletti – posticipare la candidatura della nostra città all’anno successivo, quindi con l’obiettivo del 2028, data la compresenza, nella lista delle 20 città candidate per il 2027 di un’altra realtà toscana, Massa”.
“Siamo già partiti – continua la sindaca – con il lavoro dando avvio al percorso e il tempo in più ci permetterà di estendere ulteriormente il processo partecipativo accogliendo le ulteriori sollecitazioni arrivate da enti, istituzioni e associazionismo del territorio all’indomani dell’annuncio della candidatura”.
Alla sindaca e agli uffici, nei giorni scorsi, sono infatti arrivati messaggi e proposte di collaborazione da parte di enti, istituzioni, istituti religiosi, fondazioni, associazioni e realtà imprenditoriali che, come spiega la prima cittadina, si sono dimostrati “entusiasti all’idea di poter contribuire, ciascuno con la propria disponibilità e sensibilità, a realizzare un progetto il più partecipato e collettivo possibile, per recuperare il profondo legame tra tessuto sociale, associativo, imprenditoriale e culturale che a lungo aveva caratterizzato Fiesole come città del dialogo e delle relazioni”.
“In una comunità con così tanta voglia di esserci, di ricucire rapporti e di riconoscersi, vogliamo percorrere, tutte e tutti insieme, questo bellissimo viaggio di costruzione e di arricchimento – conclude Scaletti – che ci vedrà perfezionare questo nostro progetto come una candidatura inclusiva, di grande spessore e di alto valore culturale, sociale, sostenibile e di innovazione”.