FOLLONICA – Centinaia di persone alla manifestazione che si è tenuta a Follonica mercoledì 26 ottobre in occasione dello sciopero alla Venator.
La multinazionale inglese che ha sede al Casone di Scarlino che ha comunicato il licenziamento di 41 lavoratori.
I lavoratori, insieme ai rappresentanti della Rsu, oltre a scioperare, hanno manifestato per chiedere garanzie sul proprio futuro, dopo che l’azienda ha comunicato il licenziamento di 41 lavoratori.
Gianluca Fe, segretario Femca Cisl Grosseto: “Vogliamo denunciare ancora una volta l’atteggiamento irresponsabile dell’azienda, che negli anni si è vantata di avere buoni rapporti con il territorio. Il 21 settembre ci ha recapitato una pec dove annunciava 41 licenziamenti ai quali si aggiungono anche una ventina di contratti a tempo determinato che sono già stati dismessi”.
Federico Capponi, segretario provinciale Uil: “Oggi è stato il primo passo che apre una stagione di mobilitazione generale che vedrà altre iniziative forti di protesta e solidarietà con il coinvolgimento delle associazioni produttive, delle istituzioni e dei lavoratori dell’indotto”.
Katiuscia Biliotti, segretario generale Cisl Grosseto: “Dietro ai 41 esuberi non ci sono numeri, ma persone, famiglie e figli. Sono venti anni che parliamo di questo problema e ad oggi l’unico risultato, negativo, è purtroppo il numero dei licenziamenti. Siamo preoccupati per l’indotto, per i lavoratori della mensa, delle imprese di pulizia e dei trasporti. È giunta l’ora di prendere impegni seri e decisivi, che garantiscano una prospettiva futura sicura per tutti i lavoratori”.
In calendario un nuovo incontro nella sede di Confindustria con le Rsu e i segretari di categoria.
—EconomiaREDAZIONE
Follonica, sciopero e manifestazione Venator: “No licenziamenti”
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