FORTE DEI MARMI – Anche Forte dei Marmi all’incontro dei sindaci delle città balneari italiane a Roma con il ministro Daniela Santanchè.
Comuni aderenti al network G20 Spiagge, che riunisce i 26 principali Comuni affacciati sul mare. Ventisei realtà che, da sole, attraggono circa 70 milioni di presenze turistiche, il 16 per cento del totale registrato in Italia su base annua.
Il ministro Daniela Santanchè
Ministro Santanchè: “Questo è un Governo che ripone la massima attenzione alle istanze presentate dai sindaci, la cosa migliore da fare è istituire un tavolo. Dobbiamo migliorare una serie di servizi sia per i turisti che arrivano nelle località balneari, sia per i residenti. Si parte dall’ascolto per arrivare ad una proposta, che va poi concretizzata.
Questo ho detto ai sindaci del network ‘G20 Spiagge'”.
I 26 comuni quando l’iter si concluderà avranno riconosciuto uno status particolare, lo ‘Status di città balneare’, un insieme di regole che lo Stato riassumerà in un disegno legislativo per muoversi in maniera più efficace per rispondere alle esigenze specifiche.
Il Comune di Forte dei Marmi, sindaco Bruno Murzi, presente all’incontro col ministro Santanchè con Graziella Polacci“.
Polacci: “Il G20 Spiagge a cui il nostro Comune è stato invitato è stata una giornata importante di confronto con i sindaci e assessori delle principali città balneari. In questa occasione il ministro Santanchè ha annunciato che entro pochi giorni istituirà un tavolo di lavoro per affrontare tutte le tematiche legate alle città balneari, tra cui sicurezza, ambiente e tutte le problematiche derivanti dal considerevole aumento delle presenze nel periodo estivo“.
Roberta Nesto, coordinatrice G20 Spiagge: “In sala la reazione dei sindaci del balneare è stata di grande soddisfazione. Dal 2018 abbiamo lavorato per comprenderese le nostre diversità in termini di presenze, di collocazione geografica, di storia e infrastrutture potevano impedire un insieme normativo nazionale: ma più siamo andati avanti, più abbiamo approfondito la materia, più abbiamo commissionato studi e ricerche, più ci siamo resi conto, noi sindaci, che i problemi erano comuni. E abbiamo costruito una proposta, un progetto di Status preciso e unico”.
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