PRATO – Il Fabbricone il teatro e la città. Ecco la nuova porta di Prato
Progetto di rigenerazione urbana del polo del Teatro Fabbricone e del Fabbrichino a Prato.
Teatro Fabbricone legato al Laboratorio di progettazione teatrale che negli anni Settanta fu memorabile punto di riferimento teatrale in Europa con Luca Ronconi.
Una nuova porta di accesso alla città da nord, per cui il Comune di Prato è risultato vincitore di un finanziamento di 8 milioni di euro sul bando della Regione Toscana promosso nel 2022. Finanziamento attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027, ‘Coesione Italia’. Più due milioni cofinanziati dal Comune di Prato per un totale di 10 milioni.
Il Fabbricone, il teatro e la città. Ecco la nuova porta di Prato
Comincia sabato 16 settembre il percorso partecipativo del progetto di rigenerazione urbana dell’area del Teatro Fabbricone e del Fabbrichino.
Che, illustra il Comune di Prato guidato dal sindaco Matteo Biffoni, “creerà nuove connessioni tra il mercato all’aperto e il complesso teatrale. Grazie ad un grande parco urbano da 20 ettari dove si alterneranno percorsi e spazi verdi”.
Gli interventi di rigenerazione urbana, che vedono coinvolti il Comune, la Fondazione Teatro Metastasio e la Regione Toscana, sono affiancati dal processo partecipativo ‘Il Fabbricone. Il teatro e la città. Rigenerazione del Polo Teatrale del Fabbricone e creazione di nuove connessioni urbane’ . Affidato alla società Simurg Ricerche, “con l’obiettivo di recepire le istanze dei cittadini soprattutto nella creazione del parco”.
Tanti gli appuntamenti da settembre a gennaio prossimo aperti alla cittadinanza. E in particolare, spiega il Comune di Prato, a tutti coloro che vorranno non solo approfondire la propria conoscenza su uno dei luoghi simbolo della città. Ma anche, sottolinea il Comune di Prato, a chi vorrà contribuire all’elaborazione delle idee progettuali che interesseranno la nuova area verde. Portando il proprio contributo in termini di proposte, memoria storica.
Sabato 16 settembre, con ritrovo alle 17 davanti al Fabbricone, la camminata condotta da Massimo Bressan, presidente della Fondazione Teatro Metastasio. Bressan con Graziano Graziani, curatore del progetto ‘Immagini di città’. E con l’architetto Giuseppe Guanci, esperto di archeologia industriale, accompagna i partecipanti in un tour di due ore circa nell’area teatrale.
Sabato 23 settembre, dalle 18 alle 20, al Fabbricone per un momento di restituzione del laboratorio artistico ‘Immagini di città, sulla toponomastica e i segni urbani della città di Prato. Realizzato da MET nei mesi scorsi al Teatro Magnolfi.
Simone Mangani, assessore cultura: “Con il processo partecipativo inizia il procedimento che renderà la città di Prato proprietaria dell’area del Fabbricone, del Fabbrichino e del giardino. Concludendo una storia nata 50 anni fa. Quando il Fabbricone fu adibito per la prima volta a luogo di spettacolo teatrale con il debutto dell’Orestea di Luca Ronconi. Esperienza che ha fatto scuola in Italia e in Europa. Uno dei risultati più importanti di questi anni di amministrazione è la proprietà pubblica dei teatri. Grazie ai fondi europei, alla scelta della Regione Toscana e alla capacità progettuale del Comune di Prato”.
Valerio Barberis, assessore urbanistica: “Con la proprietà pubblica del Polo teatrale del Fabbricone e delle aree circostanti proseguiamo la realizzazione della strategia urbana della porta nord. Che consentirà anche il collegamento del centro storico con il Fabbricone e gli spazi pubblici che in questi anni sono sorti. Come le riqualificazioni del playground del Serraglio, di piazza Ciardi e di piazza del Mercato Nuovo. Tutto questo costituirà un nuovo parco verde con spazi di relazione in questo quadrante della città. Completando la storia cinquantennale che ha fatto la storia del teatro moderno”.
Massimo Bressan presidente Teatro Metastasio: “Mezzo secolo di intensa attività culturale da quando nel 1974, con una scelta lungimirante, il Comune e il Teatro avviarono il Laboratorio di Progettazione Teatrale di Prato con la direzione del maestro Luca Ronconi, all’interno del magazzino doganale di una delle aree industriali storiche della città. Grazie al progetto finanziato dalla Regione Toscana, Commissione Europea e Comune di Prato, l’area che è stata in questi anni utilizzata dal Teatro diventa uno spazio pubblico, patrimonio della città. Un bene collettivo che siamo felici di aver gestito e che apriremo sempre di più alla partecipazione dei cittadini”.
Sabato 16 settembre, con ritrovo alle 17 davanti al Fabbricone, avrà luogo la camminata condotta da Massimo Bressan, presidente della Fondazione Teatro Metastasio, che con Graziano Graziani, curatore del progetto “Immagini di città”, e con l’architetto Giuseppe Guanci, esperto di archeologia industriale, accompagnerà i partecipanti in un tour di due ore circa intorno all’area teatrale.
—EconomiaCINZIA GORLA