BARBERINO TAVARNELLE – Un’opera teatrale per ripercorrere i momenti salienti dell’efferata strage nazifascista di Pratale. Massimo Salvianti, attore e regista, operatore culturale da anni impegnato nella ricerca, nello studio e nella valorizzazione della memoria locale, racconterà la vicenda che si consumò al calar del sole del 23 luglio di 80 anni fa nella radura di Pratale, quando i soldati nazisti puntarono alla testa di 12 uomini innocenti, catturati e violentemente separati dalle loro famiglie.
Il sangue e l’erba, la memoria non basta. 80 anni dalla strage di Pratale, testo e narrazione di Massimo Salvianti, è l’evento centrale del programma commemorativo, promosso e realizzato dal Comune di Barberino Tavarnelle, che si terrà da domani (23 luglio) a giovedì (25 luglio), dedicato all’eccidio e al lavoro di recupero della memoria e di diffusione trasversale della conoscenza della strage per il quale la giunta Baroncelli ha ottenuto lo scorso aprile la medaglia d’oro al merito civile, conferita dal presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella attraverso la prefettura di Firenze.
L’evento, prodotto da Arca Azzurra Eventi, si terrà domani (23 luglio) alle 18 nel luogo della strage, a Pratale, e sarà arricchito dalle musiche originali di Emiliano Benassai, eseguite alla fisarmonica dal musicista, la voce di Sofia Nyberg e le illustrazioni di Lorenzo Bojola.
“La narrazione che da anni metto in scena per raccontare soprattutto alle nuove generazioni l’eccidio di Pratale – spiega Massimo Salvianti – si compone per l’80esimo anniversario della Liberazione di una parte nuova che farà da preludio al racconto dei fatti che portarono all’uccisione dei 12 contadini. Ricostruirò tutto il contesto della comunità, il tessuto familiare, porterò alla mente i nomi e i percorsi di vita di chi c’era, delle vittime, dei familiari, delle cittadine e dei cittadini che subirono gli orrori della ferocia omicida nazifascista che ha segnato indelebilmente la storia del nostro territorio. Il mio obiettivo quest’anno è far vedere di più, andare oltre le parole e ricreare la tridimensionalità plastica dei sentimenti, coinvolgere con le emozioni invitando il pubblico ad immedesimarsi perché la memoria può non bastare più e tutti siamo chiamati a fare uno sforzo diverso per comprendere, rivivere, condividere ciò che successe, lo dobbiamo ai nostri contadini e a tutti i civili e le civili, agli uomini e alle donne della Resistenza che pagarono con il sangue il prezzo della nostra libertà e della nostra democrazia”.
Le vittime civili che saranno ricordate a Pratale, nella campagna chiantigiana tra Badia a Passignano e Fabbrica, sono Angelo, Attilio e Oreste Cresti, Bruno, Giuseppe, Livio, Serafino, Marcello e Omero Gori, Carlo e Giuliano Lotti, Giovanni Raspollini. All’evento prenderanno parte i familiari delle vittime, tra cui Mirella Lotti, testimone diretta della strage, una delle ultime degli eccidi nazifascisti perpetrati in Italia. A Pratale perse il nonno Carlo e il padre Giuliano quando aveva 8-9 anni.
Il programma delle celebrazioni
Domani (23 luglio), giorno della Liberazione di Barberino Tavarnelle, avvenuta ad opera delle truppe neozelandesi, la comunità si sveglierà alle 9,30 con il suono delle campane a festa in tutto il territorio e le bandiere tricolore alle finestre e ai balconi delle cittadine e dei cittadini che vorranno aderire. Alle 9,30 è prevista la deposizione della corona al monumento ai caduti in piazza Matteotti e al monumento dedicato alla Liberazione in via 23 Luglio 1944 nel parco Alfredo Enrichi, detto Nicche. La commemorazione prosegue a Pratale dove alle 10,30 è prevista la celebrazione della santa messa, in memoria delle vittime, e la successiva deposizione della corona al monumento ai caduti. La giornata propone un epilogo in musica con il concerto 80 voglia di Liberazione. Un percorso musicale tra autorità ed autorevolezza”, in programma alle 21,30 in piazza Matteotti. Protagoniste la banda sonora La Ginestra di Poggibonsi e la filarmonica Giuseppe Verdi di Marcialla, dirette dal maestro Biagio Mazzafera e dal maestro Adriano Scoccati con la voce di Francesco Burroni.
Mercoledì (24 luglio) alle 21,30, piazza Matteotti accoglierà lo spettacolo presentato nell’ambito del calendario Rampa Estate 2024 e prodotto dal Teatro dell’Elce dal titolo Lettera a Eichmann. Si tratta di un reading tratto da Noi figli di Eichmann di Gunther Anders con Marco Di Costanzo, Stefano Parigi, adattamento e regia di Marco di Costanzo, suono di Andrea Pistolesi.
Ultimo appuntamento in programma è previsto giovedì (25 luglio) alle 21,30 nell’arena cinematografica estiva, allestita nel cortile della scuola primaria Andrea da Barberino a Barberino Val d’Elsa, con la proiezione del Film Kia Ora La Liberazione del Chianti e di Firenze attraverso le storie del 28esimo Battaglione Maori. Ingresso libero.