Occhio al ballottaggio in Toscana: non solo Firenze
Occhio al ballottaggio in Toscana al voto 23 e 24 giugno.
Grande attenzione sulla sfida di Firenze con Sara Funaro, Pd, centrosinistra, al secondo turno con Eike Schmidt, centrodestra.
Ma non c’è solo Firenze al centro dell’attenzione in Toscana. In un ballottaggio non poche volte rivelatosi insidioso e anche perdente per chi si è trovato in vantaggio al primo turno.
Clamoroso a Livorno il caso di Filippo Nogarin, M5S, nel 2014 al ballottaggio con appena il 19.1% contro il 39.98% di Marco Ruggeri, Pd. Fu il primo ballottaggio nella storia di Livorno. Con Nogarin eletto sindaco al secondo turno con il 53.06%.
O Susanna Ceccardi, Lega Salvini, sindaca di Cascina nel 2016 vincitrice al ballottaggio con 50.3% interrompendo amministrazione sempre di centrosinistra. Ceccardi con 28.4% al primo turno, in rimonta con il sindaco uscente Antonelli, Pd, con il 42% al primo turno.
In tempi più recenti nel 2023 la sfida tutta di centrosinistra a Campi Bisenzio. Con la grande rimonta di Andrea Tagliaferri, sostenuto anche da M5S, dal 21.3% del primo turno al 57.3% che lo ha eletto sindaco al ballottaggio. Battendo il candidato Pd Leonardo Fabbri, al primo turno con 30.3%.
A Firenze Funaro con 43.17% al primo turno, al ballottaggio 23 e 24 giugno con Eike Schmidt, centrodestra, 32.86% al primo turno.
Sara Funaro conta sulle dichiarazioni di voto di Stefania Saccardi, Italia Viva, vicepresidente Regione Toscana, 7.29%. E di Lorenzo Masi, Movimento 5 Stelle, 3.35%.
Schmidt sulle dichiarazioni di voto di Francesca Marrazza, Rebella Firenze, 0.55%.
Occhio a Montecatini Terme, sfida strategica per una Lega Salvini protagonista di un grande tonfo in Toscana alle amministrative al voto 8 e 9 giugno.
Con Luca Baroncini, centrodestra, sindaco uscente e candidato bis, segretario regionale Lega non solo non eletto al primo turno come nel 2019. Ma al ballottaggio con 20 punti meno rispetto alla percentuale che lo ha eletto nel 2019. Con la sua Lega al 10.65% rispetto all’oltre 39% del 2019.
Baroncini, 33.68% al primo turno, se la vede con Claudio Del Rosso, Pd, centrosinistra, 27.2%
Con una Lega Salvini sprofondata alle amministrative in Toscana, e ‘salvata’ dal generale Vannacci indipendente in Europa, per il partito di Salvini al governo la non riconferma di Baroncini, leader Lega Toscana, sarebbe il vero ko in Toscana. Una Lega in cui Ceccardi di Cascina è in attesa di un cenno per l’Europa.
Per questa Lega, la vera partita in Toscana si gioca a Montecatini Terme.
Ago della bilancia a Montecatini Edoardo Fanucci, che ha chiesto il riconteggio dopo le dieci schede di differenza con Claudio Del Rosso.
Fanucci al 27.1% di elettori che lo hanno votato sindaco rispetto al ballottaggio chiede “libertà di coscienza e di voto”.
Occhio a Ponsacco, dove per il ballottaggio di Gabriele Gasperini, centrodestra, 30.94%, si è mobilitato il vicepremier nonché leader Lega Matteo Salvini. Gasperini al ballottaggio con Fabrizio Lupi, centrosinistra a traino Pd, 40.83%
Occhio a Piombino, dove il sindaco uscente Francesco Ferrari, centrodestra, non è eletto al primo turno per un pugno di voti. Ferrari, FdI, che ha sfilato con la cittadinanza contro il rigassificatore, forte della fanbase della sua lista Ferrari sindaco, ben il 32.65% rispetto al 49.38% della sua coalizione.
L’avversario Gianni Anselmi, Pd, centrosinistra, parte dal 35 abbondante % del primo turno. Anselmi di Piombino è già stato sindaco, 67% nel 2004 e 2009, e nel 2020 è stato eletto in Consiglio regionale con 11.709 preferenze.
Aghi della bilancia Fabrizio Callaioli, anche Rifondazione e M5S, 11.47%. Giuliano Parodi, uscito dalla giunta Ferrari da vicesindaco sbattendo la porta, 3.53%.
Occhio a Rosignano Marittimo, Comune che sembra defilato in provincia di Livorno. Ma che ospita il più grande polo impiantistico rifiuti in Toscana, polo impiantistico di Scapigliato, ed ospita anche il più antico sito italiano della multinazionale Solvay.
Comune in cui sono state trovate vidimate, strappate e gettate in un parcheggio schede elettorali per le amministrative 2024
E’ tesissima la sfida tra il sindaco uscente Donati, Pd, centrosinistra, e il civico Claudio Marabotti, la sua Rosignano nel Cuore con M5S.
Un Donati sindaco uscente votato al primo turno dal 35.30%. Il che significa che i due terzi dei cittadini non lo hanno votato.
Exploit di Claudio Marabotti, medico cardiologo, con il 31.17%.
Rosignano Marittimo sempre governata da amministrazione centrosinistra.
Comune, Rosignano Marittimo, che esprime un parlamentare, il senatore Manfredi Potenti, di Castiglioncello, Lega Salvini.
Qui l’ago della bilancia lo fa il centrodestra del candidato sindaco Roberto Testa, escluso con 30.53%. E c’è pure il 3% abbondante del civico Paolo Bini.
Un centrodestra che sul da farsi il 23 e 24 giugno non sembra così d’accordo
Fratelli d’Italia, che con Forza Italia e Lega ha sostenuto Testa, con una nota del commissario provinciale livornese Marco Lisei annuncia: “A Rosignano il nostro invito sarà ad andare a votare, ma non faremo accordi con nessuno perché non ci sono i presupposti politici, gli elettori ed i nostri dirigenti sceglieranno liberamente chi scegliere e cosa fare nell’urna”.
Testa però sembra di altro avviso, e alla stampa locale spara a zero contro Marabotti: “Da parte mia non ci sarà alcun appoggio a Marabotti”. Omettendo di dichiarare se di conseguenza lui, candidato di centrodestra, voterà il Pd di Donati.
Mentre il senatore Potenti, postando le schede elettorali trovate strappate, scrive: “Pd alla frutta a Rosignano e tutto finisce gettato a terra. Prima tradiscono gli ideali operai, poi è l’ora di colpire anche la democrazia. Guarda caso, accade a Rosignano, ove la sinistra PD si trova nuovamente ad un ballottaggio, stavolta mortale, contro forze civiche, di sinistra vera, che si sono nel tempo allontanate dalla necrosi ideologica del PD…”.
Occhio a Empoli con il primo ballottaggio della storia e la sfida tutta a sinistra in cui Leonardo Masi, sinistra e M5S, tenta la remuntada partendo dal 19.27% contro Alessio Mantellassi, centrosinistra a traino Pd, 49.57%, a un soffio dalla vittoria al primo turno.
C’è in ballo il 17.65% di Simone Campinoti, centrodestra.
Occhio a Pontedera, con il sindaco uscente Franconi, Pd, centrosinistra, 49.30% come nel 2019 al ballottaggio con Bagnoli, centrodestra, 37.93%.
Ballano i voti dei candidati sindaco Alberto Andreoli, Presidio civico Andreoli sindaco, con il 6.009% e Denise Ciampi, Pontedera a Sinistra, 6.599%.
Occhio anche a Signa, tensione molto alta con riconteggio per il ballottaggio tra il sindaco uscente Giampiero Fossi, Pd, centrosinistra, 49.13%, e la sfidante Monia Catalano, civica sostenuta dal centrodestra, 40.45.
E occhio alle sfide con il centrodestra escluso, eliminato al primo turno: con Empoli anche Borgo San Lorenzo, Calenzano, Colle Val d’Elsa.
Dei 185 Comuni al voto amministrative 8 e 9 giugno sono al ballottaggio 23 e 24 giugno: Agliana, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Cecina, Colle Val d’Elsa, Collesalvetti, Cortona, Empoli, Figline Incisa, Firenze, Montecatini Terme, Piombino, Poggibonsi, Ponsacco, Pontedera, Rosignano Marittimo, San Miniato, Signa