FIRENZE – A 30 anni dalla sua prima edizione, torna la mostra Artigianato e palazzo. L’iniziativa è nata nel 1995 da un’idea di Neri Torrigiani, accolta subito con entusiasmo e sostenuta con spirito mecenatistico da Giorgiana Corsini – ed oggi è promossa dall’Associazione Giardino Corsini presieduta da Sabina Corsini.
“Se inizialmente il nostro progetto è nato da una intuizione, nel tempo è diventata una certezza che poter condividere con le maestranze il genius loci del Giardino Corsini – dove dimostrare, mostrare, fare rete, e parlare di futuro – sarebbe stato un sostegno concreto e vitale per tutti loro e un’importante cassa di risonanza per il patrimonio creativo italiano”, racconta Neri Torrigiani.
E difatti sono 30 anni che non si è mai saltata una edizione né perso di vista l’obiettivo per cui era stata pensata la mostra: “preservare e promuovere l’alto artigianato, il valore del fatto a mano e la sua unicità per favorire un futuro di crescita anche per le nuove generazioni. Con l’obiettivo di poter avvicinare un pubblico sempre più ampio al settore e di offrire agli espositori opportunità di crescita”, ricorda Sabina Corsini.
Un lungo percorso che ha saputo essere la narrazione della continua evoluzione di un settore, inizialmente considerato marginale da molti, ma al quale invece oggi tutti riconoscono il fondamentale valore identitario.
Celebra così con orgoglio questo importante traguardo Artigianato e Palazzo che festeggerà l’edizione del trentennale dal 13 al 15 settembre al Giardino di Palazzo Corsini di Firenze con un programma tra passato, presente, futuro e 100 nuovi testimoni della più alta tradizione artigiana italiana ed europea, suggerendo ai visitatori le tendenze di mercato e agli espositori l’occasione concreta di nuove opportunità di business.
Il tema del restauro è al centro di questa edizione di Artigianato e palazzo per il suo oggettivo valore culturale e di trasmissione del sapere manuale.
“Nella scelta di dedicare quest’anno un focus al settore restauro, siamo felici di accogliere nelle scuderie di Palazzo Corsini alcuni professionisti del settore, nell’ambito del progetto Firenze città del restauro, curato dalla Camera di Commercio di Firenze, perché è il settore che meglio rappresenta l’identità della mostra per quel continuo dialogo tra storia e innovazione. Simbolo della nostra identità, i restauratori svolgono una preziosissima attività di conservazione con un approccio tecnologicamente avanzato, studiando la storia per tramandarla, testimoni di una costante interazione tra competenze diverse” spiegano Sabina Corsini e Neri Torrigiani.
Firenze città del restauro è un progetto sviluppato dalla Camera di Commercio di Firenze – le cui attività operative sono delegate a PromoFirenze – che vede tra i soggetti promotori Cna, ConfArtigianato, Legacoop e Confindustria e ha l’obiettivo principale a breve scadenza di unire tutti gli attori pubblici e privati che si occupano del settore per giungere alla creazione ufficiale di un distretto regionale che già esiste di fatto.
“Il restauro rappresenta la punta di diamante del settore artigiano e, con il progetto Firenze città del restauro, la Camera di commercio è impegnata a valorizzare questo comparto che unisce innovazione e tradizione in una sintesi perfetta, un valore aggiunto da esportare nel mondo”, dichiara Leonardo Bassilichi presidente della Camera di Commercio di Firenze.
Il progetto permetterà di ospitare i migliori restauratori e le aziende restauratrici, selezionate attraverso l’apposito bando e che potranno usufruire di una propria postazione negli spazi delle scuderie di palazzo Corsini al Prato. Sarà inoltre messa in evidenza la ricerca di mercato condotta da Disei/UniFi – Dipartimento di scienze per l’economia e l’impresa che ha avuto il compito di condurre una mappatura delle imprese operanti nel territorio e del settore nel suo complesso, per comprendere meglio il valore economico e l’impatto sull’occupazione, generato dal restauro nel territorio. Nell’ambito dell’iniziativa sono in programma due tavole rotonde su temi molto concreti e utili per i restauratori: capitolato e prezzario e sicurezza nel cantiere del restauro.
Progetti speciali
Fra i progetti speciali, alla galleria dell’artigianato la 303 (30 al cubo) Limonaia focus: mostra collettiva promossa da Artex (Centro per l’artigianato artistico e tradizionale della Toscana) con la curatela scientifica di Jean Blanchaert e allestita nella Limonaia focus del giardino Corsini, su progetto dello Studio Lavanguardia.
“Il tema scelto quest’anno per la nostra partecipazione vuole celebrare l’importantissimo traguardo raggiunto da Artigianato e palazzo che festeggia appunto il 30esimo anniversario”, spiega Elisa Guidi, coordinatore di Artex.
“Lavoreremo quindi su una declinazione del numero 30, che in numerologia simboleggia la creatività come espressione e sviluppo dell’intelletto; e del numero 3, che simboleggia invece la perfezione: concetti che ben si adattano alla creatività e alla perfezione tecnica delle produzioni artistiche degli artigiani toscani. Da qui la scelta di selezionare 30 aziende toscane che esporranno 3 pezzi ciascuna”, conclude.
Gli artigiani
Tra gli artigiani in mostra, nuovi testimoni della più alta tradizione artigiana italiana e europea che il pubblico potrà conoscere. Barone Italia (Camago) che crea interamente a mano bonsai e piante in ottone, inox, oro e argento; il modista Francesco Ballestrazzi (Milano) che grazie alla sua profonda conoscenza di materiali e tecniche tradizionali realizza cappelli classici ma anche d’avanguardia; gli oggetti in ceramica di Valter Cipriani (Roma) realizzati con la tecnica della scagliola.
Dall’Uzbekistan Sanjar Nazarov, maestro ricamatore di terza generazione, porterà in mostra capi ricamati rigorosamente a mano – come i cappotti ornati e foderati di velluto – ma anche tessuti per la casa; la giovane Juliana Stolberg Donà dalle Rose (Venezia) svelerà i segreti della tecnica tradizionale giapponese con la quale crea particolarissimi fiori di carta e… sempre tra i giovani, alcuni vincitori delle passate edizioni del contest Blogs & Crafts: il maestro liutaio e archettaio Tommaso Pedani (Firenze) e la tessitrice Lisa Fontana (Torino) che dimostrerà la tecnica della tessitura con filati di origine animale, vegetale o recuperati da vecchi jeans. In mostra anche il settore dei tappezzieri, rappresentato da Cita – Consociazione italiana tappezzieri arredatori, che dal 1975 ha lo scopo di sostenere e promuovere il lavoro del tappezziere arredatore.
Premi
Premio Fondazione Cr Firenze. In occasione del trentennale di Artigianato e palazzo i vertici della Fondazione Cr Firenze assegneranno il premio al soggetto che più di ogni altro si è distinto per l’eccezionale lavoro svolto per rendere Firenze un centro del restauro di eccellenza italiana, riconosciuto in tutto il mondo.
“Abbiamo pensato a questo riconoscimento – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Bernabò Bocca – che nasce con la 30esima edizione di Artigianato e palazzo, per esprimere la nostra stima e vicinanza al mondo del restauro che è uno dei simboli della migliore Firenze, creativa e produttiva. Vogliamo rafforzare il nostro legame con gli artigiani e contribuire concretamente e permanentemente alla valorizzazione e allo sviluppo di una realtà che è leader mondiale nel settore del restauro e nella scienza applicata al cultural heritage”.
Si aggiungono il Premio Perseo – destinato all’espositore più apprezzato dal pubblico – e il Premio Giorgiana Corsini assegnato dal comitato promotore allo stand più bello che assegna al vincitore uno spazio omaggio alla mostra dell’anno successivo.
Un ricco programma di incontri, ospiti, eventi e visite guidate completa la mostra 2024.
Il programma completo della manifestazione e i prezzi dei biglietti qui.