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Parigi 2024: la grande lezione olimpica di Filippo Macchi

Arriva dalla Toscana la grande lezione olimpica di Filippo Macchi, vicecampione olimpico nel fioretto a Parigi 2024.

Un argento contestatissimo con tanto di reclamo ufficiale dell’Italia al Cio per “arbitraggio inaccettabile”. Con oro assegnato a Cheung Ka Lon, campione olimpico anche a Tokyo.

Avrebbe potuto puntare il dito il vicecampione olimpico di Cascina, nato a Pontedera, 22 anni, in finale al suo debutto olimpico, palesemente deluso e amareggiato. In lacrime abbracciato dal ct Cerioni, campione olimpico di Seul: “Mi fa male il cuore per Filippo”, indicandolo come campione olimpico a tutta la grande platea francese che tributa la standing ovation a Filippo Macchi.

Perché una finale olimpica è qui oggi. Tra quattro anni anche per un giovanissimo atleta non è dato sapere cosa sarà. La storia da scrivere per questo ragazzo toscano è adesso. Il sogno olimpico è ora. E racchiude come per ogni atleta che riesce ad accedere alle Olimpiadi quattro anni di sogni e sacrifici.

Il giorno dopo la conquista dell’argento olimpico Filippo Macchi, dimostrando di essere ancor più un campione, stempera le polemiche. E all’insegna del fair play scrive via Instagram: “Torno a casa con una bellissima medaglia d’argento ma che mi lascia a una stoccata dal famoso “obiettivo di ogni atleta”. Ne ho sentite di ogni, ti hanno derubato, arbitraggio scandaloso, è una vergogna. Eppure, a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato. Sono arrivato secondo alla gara più importante per ogni atleta che pratica sport e proprio perché pratico questo sport ho imparato che le decisioni arbitrali vanno rispettate, sempre!”.

Convivono con le decisioni arbitrali gli atleti per i quali l’arbitro è componente decisiva. Nella corsa vince chi arriva primo. Nel nuoto chi per primo tocca il bordo vasca. Nel calcio chi va in gol.

Non è così per altri sport. Ne sa qualcosa il campione olimpico pratese Jury Chechi, fantastico oro agli anelli Atlanta 1996.

Per rimanere a Parigi non è certo il primo caso contestato per le decisioni arbitrali quello del vicecampione olimpico toscano Filippo Macchi.

In una Francia che nella grandiosa cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici ha celebrato se stessa mettendo gli atleti in secondo piano, oltre che in battello. Stavolta senza ingresso nello stadio correndo e ballando in un grande abbraccio corale con gli atleti di tutto il mondo. Più comparse che protagonisti quali sono, visto e considerando che, sarà ovvietà, senza atleti non ci sarebbero Olimpiadi.

Per rimanere a Parigi e per rimanere in Casa Italia, ne sanno qualcosa Odette Giuffrida, la campionessa del mondo di judo argento olimpico Rio 2016 e bronzo olimpico Tokyo 2020. Polemiche dopo la sconfitta per le decisioni arbitrali della stessa direttrice di gara in due incontri consecutivi.

La portabandiera Arianna Errigo fuori dai quarti nel fioretto: “Perdere per un errore arbitrale dispiace, anche se fa parte del mio sport: però forse ho sbagliato io, prima, a farla arrivare fino al 14-14”.

L’eliminazione con un verdetto non unanime del pugile azzurro Abbes Aziz Mouhiidine contro l’uzbeko Lazizbek Mullojonov. Con il presidente della Federazione pugilistica italiana, Flavio D’Ambrosi, che in un durissimo comunicato ha puntato il dito: “Vergognatevi. Ancora una volta l’Italia è scippata. Pensavamo che il Cio tutelasse i pugili ed evitasse le nefandezze del passato. Niente. Siamo alle solite. L’incontro dominato da Abbes e perso con un verdetto sciagurato dimostra che niente è cambiato”.

Certo, laddove si ritenga opportuno si dovrebbe inoltrare reclamo formale ufficiale. Cambia il risultato? No. Però è un atto dovuto in primis verso l’atleta e verso lo sport italiano.

Si è mossa la Federazione Scherma per l’”arbitraggio inaccettabile” di Filippo Macchi.

Macchi dà una grande lezione olimpica dopo il suo pesante  argento olimpico.

Un argento che vale oro quello del vicecampione olimpico di Cascina?

Si, certo. Virtualmente. Ma non è una medaglia d’oro.

E’ però un grande, grandissimo, straordinario, fantastico argento.

E sarebbe un errore soprattutto nei confronti del campione toscano se questo passasse in secondo piano.

© Riproduzione riservata

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