LUCCA – Ponte delle Catene, opera di Nottolini riaperta dopo ristrutturazione.
Riaperto lo storico Ponte delle Catene che collega Fornoli a Chifenti, nei comuni di Bagni di Lucca e di Borgo a Mozzano.
Lavori di messa in sicurezza da 265mila euro per l’infrastruttura progettata dall’architetto Lorenzo Nottolini, commissionata da Carlo Lodovico di Borbone. Inaugurata nel 1860, è stata la prima struttura ad essere realizzata in ferro e legno in Italia.
Il Ponte delle Catene, di competenza dell’amministrazione provinciale di Lucca, è stato riaperto con due mesi di anticipo dal presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini. E dai sindaci di Borgo a Mozzano e consigliere provinciale Patrizio Andreuccetti, e Bagni di Lucca Paolo Michelini.
Luca Menesini: “L’intervento effettuato ci restituisce una struttura non solo sicura dal punto di vista infrastrutturale. Ma anche rinnovata in modo da poter essere adeguata alle esigenze attuali. Che, ovviamente, sono diverse da quelle per cui era stato pensato nella seconda metà dell’800. Grazie a opere che hanno avuto un costo complessivo di 265mila euro e all’impegno degli uffici della Provincia di Lucca, che hanno seguito passo passo questo importante intervento.
La soddisfazione sta anche nel fatto che, grazie all’impegno della ditta che ha realizzato l’intervento, è stato possibile restituire con largo anticipo questo ponte alla cittadinanza. Risolvendo, in questo modo, quello che era un problema pratico per coloro che si devono spostare tra queste località.
Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che, come sempre, ha dimostrato estrema sensibilità nell’abbracciare il progetto di riqualificazione e messa in sicurezza di un’infrastruttura così importante non solo dal punto di vista della viabilità, ma anche culturale e turistico».
Patrizio Andreuccetti, sindaco e consigliere provinciale con delega viabilità Mediavalle: “Fondamentali per questo intervento, così importante per il nostro territorio sono stati i risultati dell’indagine voluta dall’amministrazione provinciale per determinare l’effettivo stato di conservazione delle strutture portanti. Questa, infatti, ha permesso di stilare un progetto mirato a rendere l’infrastruttura più sicura laddove veramente lo necessitava.
E, dopo averlo sottoposto, aver in tempi celeri l’approvazione della Soprintendenza. Voglio ringraziare la ditta Fabio Francesconi che ha aumentato le squadre impegnate in questo intervento. Per far sì che fosse possibile riaprire questo importante collegamento tra le comunità con molti mesi di anticipo su quello che era stato preventivato.
Mi piace sottolineare, inoltre, che il Ponte delle Catene, progettato e realizzato da Lorenzo Nottolini, non è solo un’infrastruttura di carattere viario. Ma rappresenta anche un’attrazione turistica di notevole valore architettonico, artistico e turistico per tutta la zona. E merita di essere valorizzata al suo meglio”.
Paolo Michelini: “Un lavoro importante di restauro di un monumento storico di alto interesse. È un collegamento tra due comunità che con il completamento dei lavori riacquisterà quell’interesse storico artistico che tale monumento rappresenta”.
Per Fondazione Cassa di Risparmio presente all’inaugurazione Luca Marchi.
L’intervento è stato realizzato dall’impresa Fabio Francesconi di Pescaglia. Con investimento iniziale di 173mila euro. Di cui 100mila messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e i restanti suddivisi tra Provincia di Lucca e Comuni di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca.
Dopo le indagini sull’effettivo stato di conservazione delle strutture lignee portanti e del rinforzo strutturale necessario, sottolinea Provincia di Lucca, approvato un aggiornamento della spesa. Che ha portato l’investimento totale a 265mila euro, di cui ulteriori 50mila della Fondazione CrLucca, 27mila della Provincia e 15mila dei Comuni interessati.
Le opere di consolidamento, illustra Provincia di Lucca, hanno riguardato fondamentalmente la sostituzione delle parti lignee che, nel tempo, si erano deteriorate a causa degli agenti atmosferici.
“I lavori effettuati, quindi, hanno visto la sostituzione delle parti superiori della passerella, il ‘piano di calpestio’. Come il tavolato centrale e quello dei marciapiedi, quello dei travicelli sottostanti, così come il tavolato centrale”.
Effettuato il rinforzo strutturale dei quattordici traversi principali, la sistemazione dei quadrelli fermaipiede ed è stato sistemato il corrimano in legno.
Inoltre, “si è proceduto alla rimozione delle plafoniere con corpo in alluminio, che si trovavano nella parte sottostante il corrimano, così come i relativi alimentatori. Le 37 plafoniere, così, sono state sostituite con altre che, pur avendo una prestazione analoga, hanno anche dimensioni tali da permettere la sistemazione dei nuovi corrimano”.
La struttura subì gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale. L’intero tavolato finì in fiume, ma, nel 1953, fu ricostruito in base al disegno originale.
Nel 2002, il Ponte delle Catene venne scelto tra i 100 luoghi o monumenti di interesse storico, artistico o ambientale da salvaguardare da parte del World Monuments Found (Wmf). Organizzazione no-profit con sede a New York. Nell’ambito del proprio programma di finanziamento – il World Monuments Watch – a seguito della specifica richiesta da parte dell’amminstrazione provinciale di Lucca, stanziato un contributo di 100mila dollari da investire in interventi di restauro conservativo, successivamente eseguiti.
—EconomiaREDAZIONE
Ponte delle Catene, opera di Nottolini riaperta dopo ristrutturazione
© Riproduzione riservata