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Sciopero generale, migliaia di persone in corteo a Firenze

FIRENZE – Sciopero generale, migliaia di persone in corteo a Firenze.
Manifestazione toscana a Firenze venerdì 17 novembre, giorno di sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la manovra di Governo.
Sciopero che per quanto riguarda il trasporto pubblico è stato ridotto a quattro ore, fino alle ore 13, con precettazione del ministro Salvini, vicepremier.
Cgil Toscana col segretario Rossano Rossi: “A Firenze la partecipazione allo sciopero generale “è straordinaria. Siamo intorno alle 50mila persone, un dato che ha superato le nostre aspettative”.
Ad aprire il corteo con Rossi il presidente Regione Toscana Eugenio Giani e il segretario Pd Toscana Emiliano Fossi.
A Firenze venerdì 17 novembre si sovrappongono due scioperi. Con ulteriore stop degli autobus dalle 17 alle 21 indetto da CGIL, CISL, UIL e FAIS, come informa Autolinee Toscane.
Da piazza Indipendenza il corteo venerdì 17 novembre fino a piazza Santissima Annunziata per gli interventi di Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana e Francesca Re David, segreteria Cgil nazionale.
Giani: “Migliaia di lavoratori in piazza a Firenze si sono uniti per difendere i loro diritti. La manovra del Governo sta impattando pesantemente il mondo del lavoro, i salari e i cittadini in difficoltà. Salvaguardare la sanità, la scuola e le pensioni è cruciale per il futuro senza lasciare indietro nessuno. Un grazie sincero a Rossano Rossi, segretario regionale Cgil, e a Paolo Fantappiè, segretario regionale Uil che hanno fortemente voluto questa manifestazione a Firenze sostenendo la voce di tutti i lavoratori toscani”.
Nardella: “Diritto alla casa, sanità, affitti esplosivi, mutui e lavoro: questioni che riguardano da vicino milioni di italiani. Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori scesi in piazza per far sì che questi temi tornino al centro dell’attenzione e per chiedere al governo un impegno vero.
Si risponda con i fatti invece che cercando di mettere il bavaglio”.

Alessandra Nardini, assessora Regione Toscana: “Oltre 50.000 persone a Firenze, un risultato eccezionale, una risposta chiarissima alle politiche dannose del Governo Meloni. Caro ministro Salvini, la sua l’arroganza e il suo tentativo di indebolire il diritto costituzionale allo sciopero hanno solo fatto crescere questa protesta popolare. Che vi chiede di fermarvi con le vostre politiche che precarizzano e impoveriscono il lavoro. Che fanno la guerra ai poveri anziché alla povertà e che negano redditi dignitosi a chi è in difficoltà e un salario minimo per legge. Oggi la piazza boccia sonoramente il Governo Meloni e anche dalla Toscana il messaggio è arrivato forte e chiaro”
 
Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana: “La manovra colpisce il mondo del lavoro, i pensionati, i cittadini in difficoltà, e la Toscana ne esce assai penalizzata. La mobilitazione è solo all’inizio: si rassegnino al Governo. A cui diciamo: le precettazioni sono un atto grave, mettere in discussione il diritto di sciopero è mettere in discussione la democrazia”.
Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana: “E’ una Manovra povera e senza risposte alle principali rivendicazioni su salari, fisco, pensioni, sicurezza e precariato: il lavoro torni al centro degli interessi del Paese, non molleremo finché non arriveranno risposte. Precettazioni? Lo sciopero va avanti, non cederemo di un millimetro di fronte a un diritto costituzionalmente garantito”.
Chiara Tenerini, deputata toscana Forza Italia: “Ciò che emerge dalla diatriba tra Landini e il Governo è solo che sono il PD e i 5 stelle a essere precettati da Landini. Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero pretestuoso senza aver letto l’ultima versione della Legge di Bilancio. Questo è un modo strumentale di rappresentare i lavoratori. Lo scopo di Landini è fare il segretario di un sindacato o  di partito? Il centrodestra decide in modo armonico e coeso, il PD invece, è a rimorchio delle iniziative di un uomo solo al comando? Questo dato politico dovrebbe allarmare, sopratutto lo stesso PD”.
Movimento 5 Stelle con in piazza il consigliere comunale di Firenze Lorenzo Masi e la appresentante territoriale di Firenze e provincia Francesca Pini.
“Il Paese aveva bisogno di una Legge di Bilancio che venisse incontro alle reali esigenze dei nostri cittadini e non di una manovra, come quella appena approvata, che invece colpisce tante persone bisognose, non combatte le diseguaglianze e non affronta le vere emergenze dei territori”.
“Stiamo assistendo ad un continuo aumento dei mutui, delle bollette, del prezzo del carburante. Ma non solo. I tagli alla sanità, il problema dell’emergenza abitativa, la sicurezza sociale. Tutte sfide che il Governo non sta portando avanti. Per non parlare poi degli effetti terribili dell’emergenza climatica che stiamo nostro malgrado fronteggiando e per la quale mai come oggi serve una programmazione seria ed organizzata a tutti i livelli istituzionali”.
Possibile, con il coordinatore regionale Carlo Buffa: “In un momento in cui la maggioranza di Governo dispiega ogni strumento per silenziare le critiche e cerca di isolare chi protesta attraverso l’attacco al diritto di sciopero e la criminalizzazione del dissenso, uomini e donne di Possibile si uniscono ancora una volta a chi resiste. Rinnovando il proprio impegno quali sentinelle della Costituzione.
Grazie di cuore alle moltissime persone che hanno partecipato e a CGIL e UIL che hanno proclamato lo sciopero e organizzato la manifestazione”

—EconomiaREDAZIONE

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