Siena seconda in Italia dopo Verona e davanti a Perugia per il gradimento del servizio taxi. Sempre a Siena seguita da Firenze il gradimento per il pagamento con Pos. Firenze città più veloce per quanto concerne l’arrivo del taxi rispetto alla chiamata dell’utene.
E’ quanto emerge dal rapporto ‘Gli italiani e il taxi 2023‘ presentato alla Camera dei Deputati. Presenti il deputato toscano Andrea Barabotti, Lega Salvini Premier, e la deputata piemontese Elena Maccanti, Lega.
Presentazione report 2023 Camera dei Deputati
L’indagine, realizzata da Lab21.01 sulla base di 1.600 interviste fatte nel mese di gennaio 2023 in 16 città italiane, analizza il gradimento del servizio taxi nel nostro Paese. Un gradimento che, rispetto allo scorso anno, è cresciuto del 3,2%. L’83,7% degli intervistati si dichiara infatti molto (16,8%) o abbastanza soddisfatto (66,9%).
La città dove la soddisfazione è maggiore è Verona (90,6%), seguita da Siena (90,4%) e, al terzo posto, Perugia (90,3%). Bari 73,6%), Napoli (70,5%) e Palermo (69,1%) sono invece in fondo alla classifica di gradimento. Sotto la media nazionale anche Roma (80,4%) e Firenze (81,4%).
Tassisti che stanno registrando casi di violenza anche culminati con la morte. Come accaduto a Firenze, vittima il tassista Gino Ghirelli, preso a botte e morto due anni in coma.
Claudio Giudici, presidente nazionale sindacato Uritaxi, Unione di rappresentanza italiana dei tassisti: “I tassisti la violenza la subiscono, da anni, se consideriamo l’unicum per qualsiasi categoria professionale di cinque colleghi ammazzati in un solo decennio a causa di aggressione. Luca Massari, Alfredo Famoso, a Firenze Gino Ghirelli, per il cui omicidio proprio in questi giorno vi è stata una sentenza di condanna in appello a 4 anni e 8 mesi a carico dei due aggressori. Poi Antonio Dodaro e Pasquale Di Francesco, ci ricordano quanto sia pericoloso questo mestiere e come ogni giorno i tassisti subiscano aggressioni che per fortuna non sempre finiscono con l’evento estremo”
Roberto Baldassari, direttore di Lab21.01: “Dall’analisi effettuata sugli utilizzatori di taxi in Italia emerge in maniera netta, costante e confermativa nel tempo come sul comparto taxi spesso vengano veicolati messaggi e leggende ‘metropolitane’, più legati a preconcetti che ad analisi puntuali.Otto italiani su dieci sono infatti soddisfatti del servizio taxi, il tempo di attesa medio per l’88,3% degli italiani non supera i 6 minuti e il 97,5% degli intervistati non si sente minacciato né fisicamente né verbalmente dai tassisti”.
Uso del Pos. Quasi 7 clienti su 10 dichiarano che nei loro viaggi in taxi non è mai stato negato, o raramente, il pagamento con il Pos. Il maggior gradimento rispetto a questo si registra nelle due città toscane prese in considerazione: Siena (85,3%) e Firenze (85,1%).
“L’indagine dimostra come in generale trovare il pos a bordo di un taxi sia una costante. E non potrebbe essere diversamente, sia per la presenza di un obbligo di legge che per la tipologia della clientela taxi: 65% business e 25% turismo”.
L’88,9% degli intervistati dichiara che durante i viaggi in taxi non si è mai sentito minacciato dal tassista né di ritenere che il tassista avesse un comportamento violento.
Chi usa il taxi lo fa soprattutto per lavoro (66,4%), per andare e tornare dalla stazione (42,4%) o come alternativa all’inefficienza di altri mezzi pubblici (34,8%). Non c’è un giorno in cui il taxi viene utilizza di più, dipende dalle esigenze di chi lo utilizza. Chi invece non utilizza il taxi è perché preferisce spostarsi con il proprio mezzo (85,6% degli intervistati).
—EconomiaREDAZIONE