VIAREGGIO – Viareggio Cup, squadra nigeriana lascia il campo: “Offese razziste”.
Gli organizzatori del torneo mondiale giovanile di calcio di Viareggio, provincia di Lucca, con il presidente Palagi respinge al mittente le accuse del Ladegbuwa, che ha abbandonato il campo a Santa Crose sull’Arno durante l’incontro con la Rappresentativa serie D: “Il no al razzismo è il nostro credo quotidiano. Profonda riflessione da parte di chi ha voluto ‘sparare’ sulla manifestazione in maniera gratuita”.
Intanto il Pontedera pubblica via social le immagini degli spogliatoi dello stadio Mannucci danneggiati da atti vandalici e punta il dito: “La US Città di Pontedera condanna gli episodi di puro e semplice vandalismo di cui, nella terza giornata del Torneo di Viareggio, si sono resi protagonisti alcuni dei calciatori della squadra argentina del Don Torcuato. Questi, al temine della partita che li vedeva contrapposti alla Primavera granata, hanno gravemente danneggiato gli spogliatoi e il tunnel dello stadio Ettore Mannucci.
Viareggio Cup, Pontedera
La società granata comunica fin da adesso che perseguirà gli autori del fatto in ogni sede, riservandosi altresì di valutare le eventuali responsabilità dell’organizzazione del torneo”.
Viareggio Cup, Pontedera
La squadra nigeriana del Ladegbuwa ha dunque lasciato in anticipo il campo di gara a Santa Croce sull’Arno, Pisa, partita che stava giocando contro la rappresentativa di Serie D e giocava in 9 per l’espulsione di due calciatori oltre a quella dell’allenatore, motivando poi con un post sui social la decisione per le “offese razziste subite”.
“Noi del Ladegbuwa siamo sconvolti ed estremamente delusi dalle buffonate degli organizzatori e dei funzionari del 73esimo Torneo di Viareggio 2023. Abbiamo dovuto prendere una decisione molto difficile per proteggere la nostra giovane squadra da ulteriori abusi e quindi abbiamo tolto i nostri giocatori dal campo perché abbiamo dovuto proteggere i nostri ragazzi dalle offese razziste subite allo stadio nonché dalle continue vessazioni perpetrate degli avversari con commenti razzisti e contrasti cattivi rimasti impuniti dall’arbitro. Abbiamo visto anche tre ridicoli cartellini rossi ai nostri danni per aiutare ulteriormente la Rappresentativa italiana D ad ottenere la vittoria”.
Alessandro Palagi, presidente del Cgc Viareggio che organizza il torneo: “Il no al razzismo è il nostro credo quotidiano. Non è solo uno slogan di facciata, lo dimostra la nostra storia. Crediamo altresì che il rispetto nei confronti delle istituzioni calcistiche sia presupposto fondamentale per il buon andamento delle partite di calcio e della manifestazione. Ribadisco che in campo certi comportamenti non sono giustificabili in nessun modo. Ritengo quindi che ci debba essere una profonda riflessione da parte di chi ha voluto ‘sparare’ sulla manifestazione in maniera gratuita”.
La commissione tecnico disciplinare del torneo ha decretato poi la sconfitta a tavolino per 3-0 del club nigeriano e deciso tre squalifiche per la squadra africana. Nella motivazione delle sanzioni disciplinari si legge in particolare: “Preso atto che al 39′ del secondo tempo l’arbitro è stato costretto a sospendere la gara per l’atteggiamento intimidatorio ed aggressivo di un calciatore della squadra Ladegbuwa, il quale lo colpiva al braccio facendogli cadere il fischietto e graffiandolo, provocandogli così una lesione personale; ritenuto che tale fatto integra una fattispecie idonea a determinare la mancata regolare conclusione della gara per responsabilità del calciatore, la società deve essere punita con la sanzione della perdita della gara per 0-3”. Tra le 3 squalifiche, la più pesante, di due mesi, è stato decisa per il giocatore che avrebbe graffiato l’arbitro.
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