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Caos Poc a Livorno, Lega: “Salvetti non è più sindaco di tutti”

Ricorso al Tar dopo occupazione in Consiglio Comunale. Conferenza stampa con capogruppo consiliare Ghiozzi, deputata Nisini, senatore Potenti, consigliere regionale Landi, segretario comunale Gasparri

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LIVORNO – Caos Poc a Livorno, Lega: “Salvetti non è più sindaco di tutti”

Caos Poc a Livorno, conferenza stampa di Lega Salvini dopo la bagarre in Consiglio Comunale sul Poc nei giorni scorsi.

Con Carlo Ghiozzi, capogruppo consiliare a Livorno, che ha occupato l’aula istituzionale presieduta da Pietro Caruso. Accusando di non aver rispettato il regolamento del Consiglio Comunale. Ghiozzi, come ha illustrato lui stesso, si era rivolto al Prefetto.

Al centro della questione gli oltre 700 emendamenti dei 1384 firmati Lega.

Conferenza stampa lunedì 8 aprile. Con Ghiozzi e il segretario comunale Lega Michele Gasparri, la deputata Tiziana Nisini, il senatore Manfredi Potenti, il consigliere regionale Marco Landi, il capogruppo del consiglio comunale di Lucca Armando Pasquinelli.

Ghiozzi: “Mai successo che il regolamento non fosse applicato. E’ stato vietato che potessimo parlare per ogni emendamento. Noi abbiamo occupato pacificamente e simbolicamente l’aula. Si vuole fare narrazione falsa di quanto accaduto. Ci sono state dichiarazioni false da parte del Pd e del sindaco che avranno conseguenza legali. Mi sono seduto sul banco. Non abbiamo toccato nessuno, spintonato nessuno. Si rappresenta la Lega come fascista. E’ grave che questo sia accaduto da pare di un Pd che fa le stesse cose in Parlamento”.

Poi Ghiozzi rispetto al sindaco Luca Salvetti: “Una persona che fa dichiarazioni false non può rappresentare la città. Non è più il sindaco. E’ Luca Salvetti. Per me non è più sindaco di tutti. Per me dovrebbe dimettersi immediatamente e nemmeno candidarsi sindaco perché lui non potrà mai essere sindaco di tutti. Io ho fatto un gesto un po’ estremo. Ma sono state calpestate le regole istituzionali”,

Marco Landi: “I cittadini di Livorno non meritano che il Poc sia stato messo alla merce di una campagna elettorale. Il prefetto ha avuto un comportamento garantista perché ha ricevuto Ghiozzi. Ma è chiaro che quando in un Consiglio Comunale non viene rispettato il regolamento non rimane che adire il tribunale amministrativo regionale”.

Manfredi Potenti: “Il sindaco ha parlato di operazione fascista affermando che i consiglieri siano andati a contatto col presidente del Consiglio Comunale. Riterrei doverose scuse pubbliche rispetto a quanto dichiarato. Il Prefetto è figura che rappresenta il Governo sul territorio. Ma è autorità che non ha funzione di sindacare atti di un’assemblea consiliare. Speriamo che un’autorità amministrativa possa dare una risposta con rapidità a quanto accaduto in un’aula istituzionale. Noi del Parlamento siamo qua a titolo di supporto. Alle azioni da intraprendere darò tutto il mio supporto”.

Tiziana Nisini: “Non aver rispettato il regolamento del Consiglio Comunale è grave. E grave è aver spostato l’attenzione su un’occupazione squadrista e fascista che non è avvenuta. Gli emendamenti presentati non erano per fare ostruzionismo in aula, ma per migliorare il piano operativo. Si chiedeva di rispettare i tre minuti per singola dichiarazione di voto. Il Poc approvato senza far svolgere l’attività dei consiglieri è atto di forza e scorretto verso in cittadini. Il sindaco sta buttando fumo negli occhi. Le occupazione pacifiste e simboliche avvengono anche nelle aule parlamentari. Avvengono quando il centrodestra è all’opposizione. Avvengono quando il centrosinistra è all’opposizione”.

 

© Riproduzione riservata

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