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Frane in Val di Bisenzio, i tre sindaci chiedono incontro con Salvini

SR325, primi cittadini di Vaiano, Cantagallo e Vernio: "Servono nuove infrastrutture collegamento con rete stradale nazionale". Territorio alluvionato a novembre. Emergenza per quasi 20mila persone e 800 aziende

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VAL DI BISENZIO – Frane in Val di Bisenzio, i tre sindaci chiedono incontro con Salvini.

Frane in Val di Bisenzio, i sindaci dei Comuni di Vaiano, Vernio e Cantagallo chiedono l’apertura urgente di un tavolo istituzionale operativo di cui facciano parte Governo, Regione Toscana, Provincia di Prato, Comuni con categorie economiche e sociali “per rispondere con progetti definitivi alla questione della mobilità in Val di Bisenzio”.

Una Val di Bisenzio, già alluvionata nel novembre scorso, ora ostaggio di frane. Una vera e propria emergenza per quasi 20mila persone e centinaia di aziende.

La lettera dei sindaci Primo Bosi, Vaiano, Giovanni Morganti, Vernio, Guglielmo Bongiorno, indirizzata prima di tutti al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Ai viceministri Rixi e Bignami e al sottosegretario Ferrante, è stata condivisa con i presidenti di Regione Giani e della Provincia di Prato Calamai. Con i parlamentari Chiara La Porta, Erica Mazzetti e Marco Furfaro e con la consigliera regionale Ilaria Bugetti.

I tre sindaci: “Restiamo in urgente attesa di essere convocati. Tre le priorità che al più presto devono trovare risposta. Progettazione di nuove infrastrutture viarie di collegamento della Vallata con la rete stradale nazionale, risorse per la messa in sicurezza della viabilità attuale del territorio. Incremento delle risorse necessarie per promuovere l’uso del treno e del trasporto pubblico su gomma in modo da alleggerire il carico sull’attuale tracciato”.

 

I tre primi cittadini sottolineano la fragilità del territorio del dopo alluvione che vive ancora una situazione di grande precarietà. Le enormi problematiche legate alla mobilità, la presenza dei due eventi franosi che hanno creato una situazione di vera emergenza sul fronte della circolazione per quasi 20 mila cittadini e 800 aziende.

“Il territorio è ormai troppo fragile, la conformazione geologica dell’area estremamente a rischio e le infrastrutture viarie, seppur con investimenti migliorativi nel corso degli anni, oggi non sono in grado per poter garantire adeguata funzionalità”.

“Apprezziamo la disponibilità delle parlamentari Mazzetti e La Porta e dell’onorevole Furfaro, dei presidenti Giani e Calamai per definire insieme, al di là degli schieramenti e solo nell’interesse delle comunità, un percorso che individui i tempi necessari, i costi degli interventi e le competenze utili per risolvere con pragmatismo e programmazione la grande questione della mobilità in Vallata”.

 

© Riproduzione riservata

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