(Adnkronos) – “Attraverso la partecipazione all’Expo di Osaka abbiamo dato seguito al nostro impegno nella ‘diplomazia culturale italiana’. Essere al fianco del Sistema Italia in questa occasione ha rappresentato per Bracco un momento di grande orgoglio e responsabilità”. Lo afferma Diana Bracco, presidente e ceo del Gruppo Bracco, intervenendo oggi a Milano all’incontro ‘Bracco a fianco del sistema Italia all’Expo 2025 Osaka: un ponte di innovazione tra scienza e cultura’, con cui il Gruppo celebra la partecipazione di successo all’esposizione universale appena conclusa in Giappone.
Un impegno, quello di Diana Bracco per gli Expo, di lunga data: “Quando è stata organizzata l’esposizione di Milano nel 2015, sono stata presidente e commissario del Padiglione Italia e” proprio come in quella occasione “anche il progetto di Osaka mi è piaciuto molto – sottolinea – L’ambasciatore Mario Vattani mi ricordava di quando il Padiglione Italia ad Osaka era ancora tutto da disegnare e da riempire di contenuti. Credo che, in tal senso, l’aiuto dato sia stato importante, soprattutto perchè abbiamo portato delle opere d’arte originali”.
“A Osaka, il Padiglione italiano ha infatti saputo incarnare al meglio la capacità del nostro Paese di coniugare bellezza e innovazione. Tra le numerose opere d’arte che arricchivano lo spazio, Fondazione Bracco insieme alla Fondazione Trivulzio ha curato la presenza del ritratto del giovane ambasciatore Itō Mancho, realizzato nel 1585 da Domenico Tintoretto, che ha guidato la visitor experience lungo tutto il semestre espositivo – coadiuvata da un robot che impersonava lo stesso Itō Mancho e che ha riscosso un grande successo presso il pubblico – aggiunge – L’opera, che riveste un’importanza simbolica nelle relazioni culturali fra Italia e Giappone, era anche accompagnata da un video-racconto con un approfondimento sulla campagna di indagini diagnostiche che hanno permesso di fare luce sui materiali e sulle tecniche che il maestro utilizzò in questa tela svelando dettagli inediti sull’opera. Un lavoro all’insegna del consueto binomio di arte e scienza che caratterizza molti progetti sostenuti da Bracco”.
Durante i sei mesi dell’esposizione universale, il Gruppo ha inoltre promosso un ampio ventaglio di iniziative all’insegna della scienza e della cultura: “Ricordo i convegni che hanno favorito nuove sinergie tra le comunità scientifiche europee e giapponesi – rafforzando così alcune partnership, ad esempio con l’Università di Osaka, la Società di radiologia giapponese e Bracco Japan-, e la mostra fotografica ‘Milano con gli occhi di Leonardo’, ospitata presso la splendida sede dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo – conclude Diana Bracco – Particolarmente importante anche il National Day italiano: in quella occasione abbiamo offerto un palcoscenico globale ai giovani ballerini dell’Accademia del Teatro alla Scala, di cui Fondazione Bracco è socio fondatore. I bravissimi ragazzi della scuola di ballo si sono esibiti di fronte alla principessa Nobuko Mikasa no Miya e al ministro della Cultura Alessandro Giuli”.
“All’Expo di Dubai avevamo fatto lo stesso portando i musicisti dell’Accademia, mentre a Shanghai 2010 sostenemmo un indimenticabile concerto della Filarmonica della Scala diretta dal Maestro Chung. E lo stesso Maestro Chung, che abbiamo designato dal 2026 come nuovo Direttore Musicale del Teatro alla Scala, fu protagonista di una splendida tournée della Filarmonica in Asia, con date memorabili in Giappone, Corea e Cina. Tutti eventi che registrarono un grandissimo successo di pubblico e di critica”.
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