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Daniele De Rossi, ora è ufficiale, è il nuovo allenatore del Genoa. Riparte dal Grifone la sua carriera da allenatore che finora l’ha visto prima come collaboratore di Roberto Mancini in Nazionale, poi alla Spal in serie B e, fino all’esonero del settembre dell’anno scorso, per sei mesi sulla panchina della ‘sua’ Roma. Per la prima volta nella sua vita, non l’ha mai fatto né da calciatore né da allenatore, sarà un avversario della squadra giallorossa in una partita di Serie A. La data segnata sul calendario è il 29 dicembre, ore 20,45, stadio Olimpico Roma-Genoa.
De Rossi al Grifone vuole rilanciare una carriera dal allenatore appena avviata e vuole riscattare l’incomprensibile rottura con la Roma, a settembre 2024, quando i dissidi con l’allora Ceo Lina Soulouku hanno interrotto un progetto triennale appena partito. Punterà a far crescere il Genoa e a portarlo alla salvezza, per ottenere un prolungamento di contratto su cui c’è già un’opzione.
Farà fino in fondo il suo mestiere diventando il primo dei genoani ma la partita del 29 dicembre sarà un passaggio emotivamente e simbolicamente importante. Non solo per il legame sentimentale tra De Rossi e la Roma che mai si interromperà ma anche perché, dopo una vita sul campo da ‘capitan futuro’, De Rossi a Roma è considerato ora ‘mister futuro’. De resto, anche il presidente Dan Friedkin, già nel momento della separazione, ha detto chiaramente che, prima o poi, sarebbe tornato ad allenare la Roma.
A tifare ‘a distanza’ per il Genoa, prima e dopo lo scontro diretto, ci sarà anche una buona parte del tifo romanista, quella che non ha ancora digerito la brusca separazione dalla propria bandiera.
Ora la Roma è saldamente nelle mani di Giampiero Gasperini, che sta convincendo la piazza con i risultati e anche con una leadership che si sta imponendo. Chi tifa Roma, tifa l’allenatore che c’è alla Roma e Gasperini si sta candidando a rimanere fino a quando ne avrà la forza (dei risultati) e la voglia. De Rossi dovrà fare bene a Genova e chissà in quale altra piazza ma Roma lo aspetta e, se potesse parlare con una sola voce, oggi direbbe: “in bocca al lupo, mister”. Sempre, ogni domenica, escluso il 29 dicembre 2025 e la data della partita di ritorno, quando sarà nota. (Di Fabio Insenga)
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