(Adnkronos) – "Non si può utilizzare il dramma del popolo palestinese per motivi di politica interna. Purtroppo ci sono oggi, in Italia, troppi cattivi maestri che usano un linguaggio violento, aggressivo nei confronti degli avversari politici". Così Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, a margine di Azzurra Libertà, la tre giorni di festa del movimento forzista a San Benedetto del Tronto. "Io lancio un appello a tutti, a partire dal presidente Conte, leader del Movimento 5 stelle, affinché si abbassino i toni: basta minacce, basta insulti, basta affermazioni che rischiano di creare danni, tant’è che poi il ministro dell’Interno è costretto ad alzare il livello di sicurezza per figure istituzionali, basta con questo linguaggio violento, che è inaccettabile e sta trasformando la battaglia politica in una caccia al nemico politico". "Chiedo veramente al Movimento 5 stelle – ha ribadito – di assumere un atteggiamento di responsabilità, perché alcune affermazioni e dichiarazioni sono irresponsabili. Su questo noi non possiamo tacere perché la situazione sta continuamente peggiorando. Basta, è il momento di chiudere perché sappiamo bene quello che è successo in passato: troppi cattivi maestri hanno poi fomentato menti malate a compiere gesti scellerati". "I segnali preoccupanti sono le parole che vengono usate nei confronti del nemico politico. Io non ho mai usato parole come quelle che sono state usate contro di me contro altri esponenti del governo da parte del Movimento 5 stelle durante interventi alla Camera o al Senato – ha continuato Tajani -Indicare al pubblico ludibrio un avversario politico come responsabile di ciò che sta accadendo a Gaza, cosa che non è assolutamente vera, accusando di essere prezzolato dal governo di Israele sono calunnie che trasformano l’avversario politico in obiettivo politico, ed è un atto gravissimo e inammissibile". "Il Movimento 5 stelle – ha detto ancora – sta assumendo una posizione talmente aggressiva, con un linguaggio verbale violento da dover, a mio giudizio, essere richiamata a cambiare atteggiamento. E lo dico in particolare al presidente Conte, che è stato presidente del Consiglio di questo Paese: il suo partito non può continuare a fomentare odio nel Paese. E’ una questione di responsabilità politica". "Quello che è successo nelle aule del Parlamento è molto grave, non va sottovaluto. In un clima di tensione generale, innalzare il tono dello scontro è veramente da irresponsabili", ha concluso il ministro. "Gentile ministro Tajani, ha appena rilasciato una dichiarazione davvero abnorme: 'Il Movimento 5 stelle è una forza sempre più estremista… ed è alla guida di chi usa il linguaggio violento e se ne deve assumere la responsabilità'", ha scritto ieri in un post su Facebook il presidente del Movimento Cinque Stelle Conte. "Sin qui non sono intervenuto perché le polemiche mi sono apparse francamente pretestuose, costruite ad arte. Basta infatti riascoltare la dichiarazione della senatrice Maiorino per appurare che non ha inteso affatto darle del 'prezzolato' da Israele, ma ha suggerito un’assimilazione riguardante il suo comportamento ('lei si comporta come uno di quegli influencer …') che esprime un duro giudizio critico – da estendere, aggiungo, all’intero Governo italiano – visto che continuate a glissare sul genocidio in corso a Gaza, mostrando una indulgenza che piuttosto si addice al piano di propaganda attuato dal Governo israeliano, che da ultimo ha assoldato anche gli influencer per provare a nascondere la realtà dei fatti", si legge ancora. "Ma non posso accettare -ha continuato Conte – che si attribuisca al Movimento 5 Stelle la responsabilità di utilizzare un linguaggio violento o di fomentare odio, quando invece la violenza è nella realtà dei fatti che ci ostiniamo a non vedere o che sostanzialmente ci lasciano indifferenti. La violenza è nel silenzio complice di chi ha la responsabilità di onorare il sentimento di umanità che prova il popolo italiano, che chiede governanti in prima linea nell’adottare tutte le misure concrete utili a scongiurare che prosegua il genocidio, non limitandosi solo a prestare le pur necessarie cure ai pochi bambini che vengono fatti evacuare da Gaza. Ministro Tajani, glielo chiedo con la massima chiarezza, se proprio non ve la sentite di stare in prima linea, almeno adottate le misure decise dalla Spagna, in modo da chiarire, di fronte alla comunità internazionale e alla storia, che l’Italia non difende più e non si considera più alleata di un governo criminale, responsabile di un genocidio". "Mi permetta un’ultima notazione personale. Mentre lavoravo giorno e notte, come presidente del consiglio, per salvare il Paese dalla pandemia – premurandomi, tra le altre cose, di contattare il suo presidente Berlusconi, colpito dal virus, per informarmi sul suo stato di salute – venivo sommerso da accuse gravi e dirette, persino di essere un “criminale”. A rivolgermi queste accuse era Giorgia Meloni, attuale premier, il suo migliore alleato. Signor ministro, allora lei dov’era? Le sue premure contro il linguaggio violento sono il frutto di una sensibilità maturata solo di recente? Cordialmente, Giuseppe Conte", ha concluso. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Tajani-Conte, botta e risposta. Il ministro: “M5S non può continuare a fomentare odio”
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