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Strage Suviana, cinque vittime accertate. Pm: “Valutazioni appalti”
Suviana, salgono a cinque le vittime accertate nell’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi.
Ritrovati dai vigili del fuoco due corpi.
Sono Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Era un tecnico della Abb.
E il padovano Adriano Scandellari, 57 anni dipendente di Enel Green Power, premiato lo scorso anno con la stella al lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Rimangono ancora due dispersi. Sono il toscano Alessandro D’Andrea, 37 anni, e Vincenzo Garzillo, 68 anni di Napoli.
Continuano le ricerche dei vigili del fuoco per trovare D’Andrea e Garzillo.
Con Scandellari e Casiraghi le vittime accertate sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), 45 anni, e Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni.
La Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo
Il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato: “Ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti, abbiamo dato una delega per questo. Non è che il subappalto di per se stesso è un problema, è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico. Valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto”.
Il procuratore ha anticipato che non sarà necessario sequestrare tutta la centrale: “solo per acquisire elementi che riguardano la turbina, l’alternatore e altro, il sequestro, se e quando sarà fatto, riguarderà l’ottavo e il nono piano”.
Sui corpi delle vittime finora recuperate non sarà effettuata l’autopsia: “Abbiamo conferito l’incarico di un accertamento sulle persone decedute, con una finalità duplice. Evitare di fare autopsie inutili, con violenza inutile sul cadavere di questi poveri operai. Liberare il prima possibile le singole salme per consentire ai familiari di fare i funerali”.