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PRATO – Teatro Francesco Nuti, l’omaggio di Prato al suo artista.
I primi passi nel teatro Francesco Nuti li ha mossi nella Rivista delle Pagliette dell’Istituto Buzzi. In cui, come ha raccontato Annamaria Malipiero, era particolarmente orgoglioso di essersi diplomato perito chimico: “Aveva sempre con sé un’agenda in cui comparivano tessuti, mescoli e colori e teneva molto a far sapere che lui li sapeva fare”.
Un talento multiforme quello di Francesco, che da bambino era stato anche una promessa del calcio e in un ritiro a Coverciano aveva condiviso la stanza con il futuro campione del mondo pratese Paolo Rossi.
Il Comune ha annunciato che il 17 maggio, giorno di nascita di Francesco Nuti, tornerà la rassegna cinematografica ‘Buon Compleanno Francesco!’.
Mangani: “Nuti è partito da qui verso il successo decretato da milioni di spettatori e film che sono stati campioni di incasso al botteghino. E il pubblico ancora dimostra un grande amore verso la sua arte e la sua persona. Per questo il Comune ha avanzato la proposta di dedicargli il teatro di Manifatture Digitali Cinema e l’ha fatto insieme alla Fondazione Sistema Toscano e quindi al mondo del cinema pubblico. Questo luogo poi sarà presto oggetto della riqualificazione finanziata dai fondi del Pnrr e sarà quindi ancora più bello”.
Ginevra Nuti: “Sono davvero felice che Comune e Regione Toscana abbiano intitolato a mio papà il teatro di Manifatture Digitali, un luogo molto importante per il cinema e la sua diffusione. Spero che sia anche uno strumento in più per far conoscere la sua arte anche ai giovani della mia generazione”.
Giani: “Francesco Nuti ha rappresentato l’identità di noi toscani in un momento di trasformazione del cinema italiano. È stato il caposcuola di una serie di film indimenticabili che hanno portato nella cultura popolare e nella battuta quotidiana le nostre caratteristiche, il nostro modo di essere. La cultura cinematografica toscana vede in Francesco Nuti un riferimento assoluto. Perciò il fatto di poter intitolare a lui questo ambiente è una scelta molto bella. Che la Regione Toscana condivide e di cui è partecipe, in quanto soggetto a cui risponde la struttura. Uno spazio che vuole essere un luogo d’avanguardia per la promozione del cinema in Toscana e porterà il nome di Francesco Nuti. Un simbolo dell’attenzione verso un cinema che ha saputo essere innovazione e mettere insieme un respiro nazionale e internazionale con le caratteristiche della toscanità. Come direbbe un altro grande pratese, Curzio Malaparte, questi “maledetti toscani” danno un segno forte”.