ORBETELLO – Disastro laguna Orbetello, il presidente della Regione Toscana Giani annuncia la richiesta al Governo del riconoscimento di calamità nazionale: “Passaggio essenziale per ristorare in maniera complessiva le attività legate alle pesca e finanziare attraverso il Feampa il ripopolamento della laguna”.
Il sindaco di Orbetello Andrea Casamenti: “Vengono accolte le nostre richieste”.
Pd Orbetello via social martedì 30 luglio: “Ieri pomeriggio a Orbetello una piazza gremita di cittadini di tutti i colori politici, arrabbiati, che con poche eccezioni hanno chiesto le dimissioni della giunta comunale per la loro inadeguatezza nel gestire e prevenire l’emergenza lagunare.
Dunque arriva l’annuncio della richiesta di stato di calamità nazionale da parte della Regione Toscana dopo la strage di pesci in laguna.
Dopo il sopralluogo degli assessori regionali Monia Monni e Leonardo Marras lunedì 29 luglio. Che ha fatto seguito al sopralluogo del deputato toscano Pd Marco Simiani.
Monni e Marras: “La realtà è evidente e sotto gli occhi di tutti: soffriamo, soprattutto in questi delicati ecosistemi, gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e urgono interventi infrastrutturali che devono trovare sostengo da parte del Governo. Come Regione abbiamo dato continuità con nostre risorse alla gestione della Laguna, ma evidentemente non basta e continuiamo a chiedere che lo Stato faccia la sua parte per difendere un luogo unico e straordinario”.
Sull’emergenza della Laguna di Orbetello, “soffocata dalla decomposizione delle alghe, la moria di pesci e in sofferenza anche per i cambiamenti climatici, la giunta regionale si muoverà su tre fronti”, fa il punto Eugenio Giani.
“Attraverso quanto previsto dalla norma di Protezione civile sull’emergenza regionale sarà offerto un sostegno all’amministrazione comunale per le spese che ha dovuto affrontare nell’immediato. Lavoreremo anche attraverso un apposito gruppo di lavoro, ad un legge sui ristori: vogliamo sicuramente aiutare i pescatori che hanno avuto un danno economico per il minor pescato raccolto e alcuni stabilimenti turistici e balneari di Ansedonia che hanno subito disagi”.
“L’acqua infatti è sì balneabile, come ha certificato anche Arpat, ma le alghe in decomposizione e la situazione nella laguna hanno magari dissuaso molti dall’andare in spiaggia”.
“La Regione naturalmente chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale al Governo, come fu fatto nel 2015: passaggio essenziale per ristorare in maniera complessiva le attività legate alle pesca e finanziare attraverso il Feampa il ripopolamento della laguna”.
Per Giani l’emergenza della laguna va affrontata in maniera strutturale, al di là del momento contingente. “E’ dal 2015 che ogni anno, più o meno, assistiamo puntualmente a questo fenomeno nel momento di massimo surriscaldamento. A questo punto ritengo che debbano essere individuati interventi strutturali. Abbiamo bisogno del parere degli scienziati, che ci dicano che cosa dobbiamo fare. Dobbiamo intervenire sui canali, anche sotterranei, per favorire la circolazione dell’acqua e bonificare i luoghi da liquami”.
“Quello di Orbetello è un sito di interesse nazionale. Individuate le cose da fare, noi come Regione siamo pronti a fare la nostra parte, ma anche il Governo deve fare la propria e sostenerci finanziariamente”.