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Nuovo ponte sul Serchio, lavori avanti tutta. Progetto da 27 milioni

LUCCA – Nuovo ponte sul Serchio, lavori avanti tutta. Progetto da 27 milioni.

Comincia a prendere forma il nuovo ponte sul fiume Serchio, a Lucca. Progetto con quadro economico da 27 milioni.

I lavori effettuati finora e le opere curate dalla Provincia di Lucca “consentono di capire quella che sarà la nuova infrastruttura progettata per collegare la Sp1 ‘Francigena’ (via per Camaiore) con la Statale n.12 del Brennero, e destinata a diventare la principale via di unione tra le due sponde del Serchio alle porte della città”.

Sopralluogo in cantiere di Fincantieri Infrastructure, alla presenza del presidente della Provincia Luca Menesini dell’ingegnere Pierluigi Saletti, dirigente del Settore viabilità della Provincia. Per Fincantieri presenti gli ingegneri Giovanni Costa, Paolo Del Fabbro, Marco Angeloni Marco Tognotti, tutti tecnici della Direzione lavori della ditta.

Luca Menesini: “Il nuovo ponte sul Serchio sta diventando realtà, adesso è visibile a tutti. I lavori stanno procedendo e il cantiere, nonostante una primavera più piovosa del solito, non si è mai fermato. E questi mesi estivi saranno decisivi per il varo prima dell’impalcato del viadotto di accesso e poi del ponte vero e proprio che supera il fiume. Insomma la grande infrastruttura prende vita settimana dopo settimana.  Quest’opera è strategica per la città di Lucca e per tutta la nostra provincia sotto il profilo della viabilità, della sicurezza idrogeologica e dell’ambiente; il cantiere sta procedendo bene e ha superato quelle criticità che sempre si presentano quando si realizzano grandi opere. Il conto alla rovescia per l’inaugurazione possiamo quindi farlo partire: nell’estate dell’anno prossimo potremo utilizzare questo ponte per i nostri spostamenti. Ringrazio ancora una volta la Regione Toscana per l’importante supporto finanziario fornito per la realizzazione dell’opera”.

Nei mesi invernali, illustra la Provincia di Lucca, sono state realizzate le fondazione dei pali secanti sull’argine che è stato adeguato per la nascente rotatoria posta in corrispondenza con la SS12 del Brennero. Pali che, di fatto, costituiscono un muro di contenimento arginale. Sempre lo scorso inverno sono stati realizzati i pozzi spia che sono serviti per monitorare la qualità delle acque sotterranee in concomitanza della realizzazione dei pali di fondazione delle pile del ponte, la cui costruzione è proseguita nei mesi successivi e prosegue tuttora nell’alveo dei fiume e sulla sponda destra.

Nell’ambito delle lavorazioni, prosegue Provincia di Lucca, “come ha sempre rimarcato anche il Rup (responsabile unico del procedimento) del progetto architetta Francesca Lazzari, massima attenzione è stata rivolta alle garanzie di sicurezza come nel caso delle acque sotterrane, ma anche all’aspetto archeologico seguito dalla dottoressa Elisabetta Abela, sia a quello ambientale e naturalistico curato dalla biologa Arianna Chines. Il nuovo ponte, infatti, interessa terreni particolarmente rilevanti dal punto di vista ambientale, e la Provincia ha prestato particolare attenzione all’impatto dell’opera sulle componenti flora, fauna e vegetazione, nonché per la salvaguardia degli habitat e la tutela della biodiversità”. 

Attualmente le lavorazioni in corso, spiega la Provincia, riguardano l’impalcato del viadotto di accesso lato Brennero: 4 travate in acciaio che rappresentano le 4 campate del tratto sull’argine sinistro che si innesterà sul vero e proprio ponte. Le quattro campate saranno varate proprio in questi giorni grazie all’utilizzo di grandi gru semoventi.

I pezzi del ponte principale a tre arcate – la cui lavorazione sta per essere conclusa nella sede di Valeggio sul Mincio (Verona) di Fincantieri – saranno invece trasportati a Lucca in conci di 12 metri di  lunghezza, e verranno saldati in cantiere per essere varati successivamente sui sostegni definitivi. Un’operazione che avverrà mediante l’impiego di carrelloni attraverso cui saranno sollevate le singole componenti dell’infrastruttura dal basso. Una modalità che consente notevoli spostamenti a terra dei singoli conci metallici e dà, al contempo, ampi margini di manovra nei confronti della sicurezza idraulica, oltre ad una notevole rapidità di montaggio.

Il progetto prevede la costruzione di un viadotto in acciaio con impalcato sostenuto da tre arcate in sequenza, di luce rispettivamente: 80 m, 100 m e 80 m. che si susseguono con andamento alternato. Il collegamento viario è completato da una tratta di viadotto per l’attraversamento della golena sinistra e di rilevato di collegamento alla via per Camaiore (sp n. 1 Francigena) in sponda destra. Sia sulla Sp n. 1 che sulla Ss12 saranno realizzate rotatorie di innesto alle viabilità esistenti. Al percorso veicolare del ponte si affiancherà, inoltre, una pista ciclopedonale posta in sede separata e protetta che collega le due direttrici e si integra ai percorsi ciclopedonali già esistenti sul parco fluviale di Lucca. I piani viari saranno dotati di asfalto fono-assorbenti di ultima generazione.

Le prossime opere previste connesse all’infrastruttura riguardano le modifiche alla viabilità sulla via Morianese, ossia il collegamento con la nuova rotatoria sulla SP1 per Camaiore che disciplinerà l’interconnessione con la nuova tratta viaria. Grazie a queste modifiche sarà migliorato anche l’accesso alle proprietà private che si trovano nei pressi della rotatoria stessa.

Il quadro economico complessivo dell’opera è di 27 milioni di euro. “La Regione Toscana, infatti, per sopperire all’incremento dei prezzi registrato fra il 2021 e il primo semestre del 2022, ha stanziato dapprima 3.6 milioni di euro e, successivamente, ulteriori 3.7 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione che si vanno ad aggiungere ai 550mila già resi disponibili da Firenze per i costi di progettazione; ai 14 milioni e 450mila euro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020); e infine ai 4.7 milioni della Provincia di Lucca”.

Il nuovo ponte – progettato dallo studio Itec di Sarzana in collaborazione con gli architetti Lucchesi e Mencacci e il geol. Buchignani di Lucca – sarà realizzato a monte dell’attuale ponte di Monte S. Quirico e unirà la sp n.1 Francigena (via per Camaiore), poco prima del ponte sul Torrente Freddana, con la statale n. 12 del Brennero all’altezza della rotatoria esistente con via Dianda. A completamento dell’infrastruttura il Comune di Lucca ha programmato la costruzione di una nuova viabilità tra le due arterie extraurbane che dalla rotatoria sul Brennero si andrà a innestare sulla via Pesciatina all’altezza della rotonda nei pressi dell’Esselunga dell’Arancio costituendo il cosiddetto asse sub-urbano di Lucca.

© Riproduzione riservata

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