GROSSETO – Festa nazionale CasaPound a Grosseto, polemica per la kermesse organizzata in Toscana da 5 a 8 settembre.
Sinistra Italiana e Pd dicono no a CasaPound in Toscana. E CasaPound invita a Grosseto l’europarlamentare Ilaria Salis e Andrea Joly, giornalista La Stampa, aggredito a Torino. Aggressione per la quale sono stati identificati anche due militanti di CasaPound.
Dario Danti, segretario toscano Sinistra Italiana e neo assessore nella giunta capitanata dalla sindaca Funaro a Firenze: “Casapound è un’organizzazione neofascista, che si è resa responsabile negli anni di numerosi episodi di violenza, di aggressioni mosse da ragioni di odio politico. Solo l’ultima è avvenuta ai danni di un giornalista de La Stampa, Andrea Joly, aggredito davanti all’Asso di Bastoni, circolo frequentato dall’estrema destra torinese. Joly, “colpevole” di essersi fermato per riprendere un raduno in corso, è stato raggiunto e poi picchiato da alcuni militanti di Casapound. Episodi di squadrismo e di violenza fascista come questi sembrano essere sempre più diffusi, all’interno di un Paese che sembra non fare abbastanza per contrastare vecchie e nuove forme di fascismo.
“In questo contesto, apprendiamo dalla stampa che Casapound Italia terrà la sua festa nazionale in Toscana, a Grosseto e all’interno di quell’evento vorrebbe addirittura invitare ad un dibattito il giornalista aggredito, Joly, e la nostra europarlamentare Ilaria Salis. Di fronte a questo, noi ribadiamo la nostra posizione: Casapound è un’organizzazione neofascista e in quanto tale deve essere sciolta. Rivolgiamo un appello a tutti i partiti, a tutte le forze democratiche e antifasciste della nostra regione, affinché si faccia in modo che quella festa, quel raduno di neofascisti, non si possa svolgere nella nostra regione, terra accogliente e antifascista, né altrove”.
Emiliano Fossi, deputato, segretario Pd Toscana: “Raccogliamo e sosteniamo l’invito fatto dal segretario regionale di Sinistra Italiana Dario Danti: la festa di CasaPound non si deve svolgere nella nostra Regione, terra di democrazia e di libertà. Gli episodi di violenza e squadrismo, come quello accaduto a Torino nei confronti del giornalista de La Stampa Andrea Joly, sono sempre più frequenti, simbolo di barbarie di organizzazioni che sono un’evidente minaccia per la democrazia, le libertà e la sicurezza del Paese. Per la festa nazionale di CasaPound, raduno di neofascisti, non deve esserci spazio, nel nostro territorio come in nessun altro. La democrazia non accoglie chi semina odio e violenza e anzi, come Partito democratico di una Regione terra di diritti e libertà, chiediamo a gran voce al Governo di procedere celermente a sciogliere queste organizzazioni, come recita sapientemente la nostra Costituzione”.
Alessandra Nardini, Pd, assessora Regione Toscana: “Casapound è un movimento neofascista e i suoi militanti sono regolarmente autori di orribili violenze e pestaggi. Ho appreso che la festa nazionale del movimento si terrà in Toscana, a Grosseto, e penso che questo vada impedito. Credo che sia un dovere delle istituzioni, a partire da quelle grossetane, impedire la diffusione di una propaganda contraria alla democrazia, ai diritti, alla libertà, che si richiama culturalmente e politicamente a una dittatura di persecuzioni e morte, quale fu il fascismo. La Toscana è orgogliosamente antifascista, lo abbiamo voluto scrivere anche nel nostro Statuto. Affondiamo le nostre radici nei valori della Resistenza e il nostro simbolo è il Pegaso alato, ereditato dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.
CasaPound: “Invitiamo pubblicamente il giornalista Andrea Joly a un dibattito sulla violenza politica durante la nostra festa nazionale, Direzione Rivoluzione, dal 5 all’8 settembre a Grosseto. Se Joly non cerca solo visibilità ma vuole esprimere le sue opinioni sul nostro movimento, lo invitiamo a farlo direttamente con noi, presentandosi a una festa qualificandosi e senza filmare di nascosto anche i minori presenti. In questi anni, le nostre porte sono sempre state aperte per dibattiti con giornalisti noti come Mentana, Formigli e Sansonetti.
“Invitiamo anche Ilaria Salis che nessuno ha minacciato ma che confermiamo di ritenere miserabile per agguati armati di martello contro avversari politici.
Invece di distorcere la realtà e accusarci di minacce, creando un clima di scontro, dimostriamo senso di responsabilità. Noi non siamo disposti a recitare ruoli in copioni già visti. Se il confronto è inammissibile perché mette in discussione la nostra stessa esistenza, si smetta di puntare il dito verso un movimento che da vent’anni opera alla luce del sole nel sociale, nella solidarietà e nella cultura su tutto il territorio nazionale”.