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Allarme web, i giovani non sono al sicuro: arriva il ‘Patentino digitale’ per studenti e famiglie

FIRENZE – L’Italia rincorre l’Europa e paga un conto salato in termini di sicurezza. Siamo al 23esimo posto su 27 per competenze digitali. Mentre la tecnologia corre, aumentano i rischi per i più giovani. Cyberbullismo, hate speech e revenge porn sono ormai all’ordine del giorno. Per invertire la rotta, la Toscana punta tutto sull’educazione. È questo il cuore del Patentino digitale, progetto protagonista del Patentino Day 2025 andato in scena a Palazzo Bastogi.

La fotografia scattata durante l’incontro è allarmante. Nel 2024 il 47 per cento degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha subito episodi di cyberbullismo. È un record negativo. Ancora più inquietante il dato sulle estorsioni legate a immagini intime: nel 2025 sono cresciute del 59 per cento. Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, non usa mezzi termini: “Qualche anno fa il patentino era una questione di educazione, oggi è una questione di sopravvivenza“.

Le istituzioni ci sono, ma spesso mancano i genitori. Le famiglie sono state definite ‘l’anello debole’ della catena difensiva. Spesso in casa mancano le competenze necessarie per proteggere i figli. Un dato su tutti fa riflettere: in Italia solo 500mila famiglie hanno attivato il parental control. Si tratta di uno scudo gratuito e fondamentale per filtrare contenuti pericolosi, ma viene largamente ignorato. “Bisogna essere consapevoli di come funzionano gli algoritmi”, avverte Capitanio.

Il progetto del Corecom Toscana, realizzato con Istituto degli Innocenti e polizia postale, è ormai un modello. Non si limita a proibire, ma insegna a capire. Prevede 12 ore di formazione per gli studenti delle prime medie. Si affrontano temi come i reati informatici, la privacy, l’identità digitale e i rischi delle interazioni online. Alla fine del percorso, dopo un test, si ottiene il patentino. Finora sono stati coinvolti oltre 2400 studenti in 33 scuole della regione.

“Il nostro progetto è ormai un punto di riferimento nazionale”, spiega con orgoglio Marco Meacci, presidente del Corecom. L’obiettivo è creare un contesto preparato, coinvolgendo anche gli insegnanti. Dello stesso avviso l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, che definisce l’iniziativa un’azione virtuosa per garantire la ‘cittadinanza digitale’.

Anche per la polizia postale la strada è obbligata. “La prevenzione è la regola d’oro“, sottolinea la dirigente Eva Claudia Cosentino. Genitori e scuola devono fare rete per proteggere i ragazzi da una violenza che corre veloce sui cavi della fibra ottica.

REDAZIONE

© Riproduzione riservata

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