“Non possiamo restare in silenzio di fronte alla tragedia di Gaza, dove – dopo 21 mesi di guerra e oltre 60.000 vittime, tra cui moltissimi bambini – adesso si muore di fame. Il governo di Israele sta compiendo un genocidio e affamando deliberatamente un intero popolo. Ci opponiamo a questa barbarie con i nostri corpi ed il nostro volto”.


Centinaia di operatori sanitari, medici, infermieri, amministrativi, in prima linea in Toscana fotografati davanti alla struttura sanitaria in cui lavoravano con il cartello ‘Digiuno contro il genocidio a Gaza“, con tanto di hastag #digiunogaza.


Un digiuno a staffetta durante la pausa pranzo in un vero e proprio tam tam social ormai virale che sta coinvolgendo gli operatori sanitari in una vera e propria ondata di consenso con adesioni da tutta la Toscana.




Anche in Regione Toscana Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale “aderiamo all’appello dagli operatori e dalle operatrici del Servizio Sanitario Toscano”.

Ci stanno mettendo la faccia gli operatori sanitari toscani. Stefano Masoni, primario ostetricia e ginecologia ospedali Cecina, Piombino, Elba: “Vogliamo vedere i bambini nascere. Non vederli morire. Come persone e come operatori del Servizio Sanitario Toscano, non possiamo restare in silenzio di fronte alla tragedia di Gaza, dove si muore di fame. Abbiamo organizzato un digiuno a staffetta per 4 giorni davanti alle nostre sedi di lavoro per sensibilizzare l’opinione pubblica. Non restiamo in silenzio! Mettiamoci la faccia!”





Come si legge nel modulo di adesione, “Digiunare è un modo per richiamare l’attenzione della comunità, dei media e delle istituzioni mettendo in gioco il proprio corpo. E’ una forma di protesta, ma anche una forma di condivisione”.



“A partire dal 29 Luglio abbiamo iniziato tra gli operatori del servizio sanitario toscano un digiuno a staffetta, invitiamo tutte le persone, di ogni comparto e di ogni regione, ad unirsi al digiuno ed alla protesta contro il genocidio a Gaza. Partecipiamo in molti per aumentare la pressione affinché si interrompa il genocidio a Gaza”
CINZIA GORLA