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I pediatri in Toscana si occuperanno anche dei rischi dei disturbi della nutrizione

FIRENZE – La giunta regionale della Toscana ha approvato il preaccordo con la pediatria di libera scelta per alcune prime misure previste dall’accordo collettivo nazionale, recentemente reso esecutivo a seguito dell’intesa tra Stato e Regioni. Il tutto avviene a seguito di un percorso di confronto con le organizzazioni sindacali.

“Un ottimo risultato, a vantaggio di tutti, che rafforza tra l’altro l’attività di prevenzione su alcune patologie, salutare per i singoli e per la sostenibilità del sistema sanitario”, commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani.   

“Voglio ringraziare i pediatri di libera scelta per il lavoro fatto in questi anni e per lo spirito costruttivo dimostrato durante il confronto – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – Insieme compiamo un passo in avanti importante nella salute dei più piccoli, perché oltre a proseguire nella valutazione dell’eccesso ponderale e dello sviluppo della comunicazione e relazione, introduciamo lo screening del rischio dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che permetterà di intercettare precocemente i casi più delicati. Un nuovo obiettivo di salute che condividiamo alla luce anche della diffusione di queste patologie”.

In Toscana i pediatri di libera scelta, oltre all’attività convenzionale, saranno coinvolti dunque nella promozione della medicina d’iniziativa, con azioni mirate per raggiungere obiettivi di salute determinanti per la vita dei più piccoli. Nell’intesa viene definita una quota di rimborso delle attività. Sarà affidata ai pediatri di libera scelta la valutazione dell’eccesso di peso a sei e dieci anni, al fine di monitorare i pazienti e individuare condizioni di accumulo di grasso corporeo in eccesso che possono  provocare l’insorgere di patologie croniche. Nel 2024 sono stati 3054 i casi seguiti dai pediatri di libera scelta e 3250 i certificati per attività sportiva non agonistica rilasciati gratuitamente per favorire l’attività fisica e i corretti stili di vita.

A dieci anni i pediatri toscani saranno invece chiamati anche a valutare il rischio dell’insorgere dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Si tratta di una assoluta novità nel panorama nazionale che punta ad intercettare precocemente l’insorgere di questa patologia eseguendo il test di Scoff, ossia uno strumento di screening che attraverso cinque domande evidenzia o meno la presenza di un disturbo alimentare.

A diciotto mesi infine i pediatri effettueranno lo screening dello sviluppo della comunicazione e relazione per valutare il rischio di un disturbo dello spettro autistico. Nel 2024 ne sono stati eseguiti complessivamente in tutta la Toscana 17458.

Nel testo di preaccordo portato in giunta dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini viene definito anche il rapporto ottimale tra pediatri e popolazione che, in linea con quanto previsto a livello nazionale, sarà determinato in base al numero di residenti fino a quattordici anni ma sottraendo chi, tra sei e quattordici anni, è già in carico ai medici di medicina generale. Viene comunque confermato un pediatra ogni seicento residenti o frazione superiore a trecento abitanti fino a cinque anni.

 

REDAZIONE

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