FIRENZE – Rafforzare la presenza dei prodotti agroalimentari toscani di qualità sul mercato interno europeo, aumentarne la conoscenza tra i consumatori e migliorare la redditività delle imprese. È questo l’obiettivo dell’intervento Promozione dei prodotti di qualità, approvato dalla giunta regionale nell’ultima seduta e finanziato con 4,5 milioni di euro provenienti dal Complemento di sviluppo rurale 2023-2027.
Il sostegno sarà rivolto a gruppi di produttori, organizzazioni interprofessionali, consorzi di tutela, cooperative agricole e loro consorzi, reti d’impresa e aggregazioni di soggetti costituite secondo la normativa nazionale.
“In un contesto complesso come l’attuale, reso ancor più incerto dai dazi e dalle tensioni commerciali internazionali – ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani – la promozione dei nostri prodotti è strategica. La qualità, ma soprattutto il modo in cui si produce, fa la differenza sui mercati e dobbiamo puntare a valorizzare la naturale identità delle nostre eccellenze”.
Alla dichiarazione si aggiunge quella della vicepresidente Stefania Saccardi, che sottolinea l’importanza di “aprire nuove opportunità per raccontare la qualità e la tipicità ai consumatori, informandoli sulle proprietà nutrizionali e sul legame inscindibile tra prodotto e territorio. Oggi più che mai, è necessario consolidare la presenza dei prodotti toscani nel mercato interno UE, sostenere la ristorazione e far conoscere disciplinari e regole di produzione anche agli operatori del settore”.
Le intensità del sostegno restano in linea con quelle del PSR 2014-2020: contributo pubblico pari al 70 per cento per tutte le tipologie di interventi; importo minimo per singola domanda: 21mila euro; importo massimo: 420mila euro; sale a 630mila euro per le aggregazioni di consorzi.
Tra le azioni previste figurano campagne informative per i consumatori, iniziative di promozione nei canali di vendita e nel settore Ho.Re.Ca., attività educative sulla cultura alimentare e strumenti per far conoscere le regole di produzione e le certificazioni di qualità.
REDAZIONE