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Contrasto usura, accordo Cciaa Maremma Tirreno e Fondazione Livorno

Presidente Breda: "Iniziativa che permette di rivolgersi a OCC senza dover sostenere alcun costo. E avere così possibilità di liberarsi dai debiti"

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Contrasto usura, accordo Cciaa Maremma Tirreno e Fondazione Livorno

Contrasto usura, la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e la Fondazione Livorno unite in un progetto di carattere sociale a sostegno e a tutela dei soggetti deboli sovraindebitati, definiti dalla normativa soggetti incapienti, a cui viene data la possibilità di accedere alle procedure giudiziarie finalizzate alla totale liberazione dai propri debiti, senza sopportare alcun costo.

Riccardo Breda, presidente Camera di Commercio: “Si tratta di un’iniziativa veramente importante che permetterà ai soggetti incapienti, di rivolgersi all’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento, senza dover sostenere alcun costo e avere così la possibilità di liberarsi dai debiti e non cadere nel baratro dell’usura. L’OCC ha un ruolo di servizio sociale e civico, ed è uno dei modi in cui la Camera di Commercio è al fianco del tessuto civile ed imprenditoriale. Ringrazio la Fondazione Livorno che ha voluto sostenere questo progetto”.

 Luciano Barsotti, presidente Fondazione Livorno: “Fondazione Livorno è da sempre attenta ai bisogni del proprio territorio di riferimento (la provincia di Livorno), bisogni che intercetta grazie al costante dialogo con i principali attori istituzionali. La sinergia pubblico/privato – che ha trovato pieno riconoscimento con la Riforma del Terzo settore – è fondamentale per dare risposte concrete ed efficaci a problematiche sempre più complesse e multiformi, senza dimenticare che il ruolo della Fondazione deve essere sussidiario e non sostitutivo rispetto a quello degli Enti pubblici.

Il progetto, spiega Cciaa Maremma Tirreno, si colloca nell’ambito delle procedure gestite dall’Organismo di Composizione della crisi da sovraindebitamento (OCC), organismo creato nel 2016 dalla Camera di Commercio, che gestisce le procedure previste dal D. Lgs 14/2019 – Codice della Crisi, a favore di soggetti sovraindebitati, quindi con rilevanti difficoltà o definitiva incapacità di adempiere alle obbligazioni assunte.

Tra le varie figure di soggetti sovraindebitati è presente il debitore incapiente “definito dal Codice della crisi come la persona fisica meritevole che non è in grado di offrire ai creditori alcuna utilità diretta o indiretta nemmeno in prospettiva futura e può accedere alla esdebitazione di tutti i debiti solo per una volta nella vita, fatto salvo l’obbligo del pagamento dei debiti entro quattro anni dal decreto di Giudice di esdebitazione nel caso in cui sopravvengano utilità rilevanti che consentono il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al 10 per cento”.

Sono, prosegue Cciaa, coloro che, pur presentando tutti i requisiti richiesti dalla legge, non dispongono di patrimonio liquidabile o reddito disponibile (parte di reddito eccedente il fabbisogno minimo per la sopravvivenza delle persone secondo specifici indici indicati dalla legge) e che, per loro stessa definizione, essendo indigenti, non possono pagare le spese di procedura.

L’attività svolta dall’OCC, che prevede la gestione amministrativa dell’istanza e soprattutto l’affidamento della procedura ad un gestore della crisi, professionista incaricato direttamente dalla Camera di Commercio con il compito di redigere una relazione particolareggiata da presentare al Giudice, è soggetta al pagamento di una tariffa stabilita dal Regolamento OCC che il soggetto incapiente è tenuto a versare nella misura di Euro 1.439,48.

Il Codice della crisi rende pertanto ammissibili i piani di stralcio totale del debito per i cosiddetti soggetti incapienti, senza però risolvere il nodo cruciale che ne viziano l’efficacia: queste persone, in quanto incapienti, hanno enormi difficoltà a sostenere i costi della procedura, con la conseguenza che l’ammissibilità stabilita dalla legge viene meno nei fatti.

In base all’accordo con la Cciaa, la Fondazione Livorno, in linea con i propri fini statutari e con gli indirizzi stabiliti nel documento per la programmazione annuale 2024, ha stanziato a favore della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, un contributo liberale pari a 15mila euro, per il biennio 2024-2025. A copertura totale dei costi della procedura di esdebitazione a favore di soggetti incapienti residenti nella provincia di Livorno. Che hanno ottenuto dal giudice il decreto di esdebitazione totale poiché ritenuti in possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi per l’accesso alla procedura previsti dalla legge.

Tale iniziativa si propone di fornire un utile mezzo di contrasto al fenomeno dell’usura fronteggiando così un rilevante problema sociale. Viene data infatti una seconda chance a coloro che non avrebbero alcuna prospettiva di superare lo stato di sovraindebitamento. Reimmettendo così nella vita sociale ed economica della collettività soggetti potenzialmente produttivi.

© Riproduzione riservata

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