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Migranti, consolidata rete Sai. Anci: “Oltre 43mila posti accoglienza”

Presentazione report a Roma. Matteo Biffoni, sindaco di Prato, delegato immigrazione Anci nazionale: "Coinvolgere Comuni non ancora aderenti in tema accoglienza minori non accompagnati"

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Migranti, consolidata rete Sai. Anci: “Oltre 43mila posti accoglienza

Presentato a Roma nella sede Anci il nuovo Rapporto SAI, alla presenza dei Comuni componenti la Commissione Immigrazione e Politiche per l’integrazione ANCI e in collegamento con le operatrici e gli operatori della Rete Sai.

Con Matteo Biffoni, sindaco di Prato, presidente Anci Toscana, delegato Anci immigrazione e politiche per l’integrazione. La presentazione è stata introdotta, con l’illustrazione dei principali dati ed elementi del Rapporto, da Virginia Costa, responsabile del servizio centrale SAI, a cui è seguito l’intervento del segretario generale ANCI, Veronica Nicotra. Le conclusioni affidate a Matteo Biffoni. All’incontro è intervenuta anche il Prefetto Laura Lega, capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno.

 

Migranti, consolidata rete Sai. Anci: "Oltre 43mila posti accoglienza"
Migranti, consolidata rete Sai. Anci: “Oltre 43mila posti accoglienza” (Foto Fb Anci)

Il sindaco di Prato e delegato Anci all’immigrazione, Matteo Biffoni: “Ancora una volta, vediamo una rete Sai che cresce e si consolida, nonostante le forti incertezze che ne hanno caratterizzato gli ultimi passaggi amministrativi di prosecuzione. È in corso un’interlocuzione proficua e attenta con il Prefetto Lega che ci consenta in prospettiva di rafforzare la rete, sia in termini di consolidamento, rendendola più efficiente e stabile, che in termini di ampiezza”.

“Vi è la comunione di intenti affinché la rete possa essere sempre più capillare  attraverso meccanismi incentivanti e un investimento concreto e crescente del Ministero sul Sai. Affinché possano essere coinvolti Comuni che ancora non hanno aderito, proprio a partire dal delicato tema dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Stiamo lavorando insieme in questa direzione”.

Il capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, prefetto Laura Lega: “L’anno da poco concluso ha consentito di registrare, grazie alla consolidata e proficua collaborazione con l’Anci, il rafforzamento della rete SAI e la realizzazione di interventi, servizi e progetti di accoglienza integrata. A favore di un rilevante numero di beneficiari, sia adulti che minori stranieri non accompagnati. L’obiettivo condiviso è quella di proseguire in tal senso, ulteriormente consolidando la Rete SAI. E rendendo stabile, anche in termini di programmazione, il sistema di accoglienza assicurato dagli enti locali che aderiscono alla rete. In tale direzione questo Ministero continuerà a proporre iniziative volte a implementare il sistema, con particolare riguardo ai minori stranieri non accompagnati, anche tramite il ricorso a risorse europee”.

Virginia Costa, responsabile del servizio centrale SAI ha sottolineato come il 2022 sia “stato un anno particolarmente vivace per la rete SAI avendo tra l’altro fatto emergere alcune questioni che sono ancora vive”. In particolare, “lo stato di emergenza determinato dalla guerra in Ucraina ha avuto un forte impatto sulla struttura della rete che si è ampliata molto rispetto agli anni precedenti. Sono stati pubblicati e finanziati nuovi progetti per fare fronte all’emergenza. E nel complesso le candidature dei Comuni, sia per ampliamento dei progetti esistenti che per nuovi progetti sono andate oltre gli iniziali stanziamenti. Tanto è vero che in fasi successive sono stati finanziati con ulteriori risorse”.

 

Dal rapporto SAI emerge che nel corso del 2022 sono state 53.222 (+ 25,3% rispetto al 2021) le persone accolte nei progetti SAI. Il 76,0% (40.481, +20,4% rispetto al 2021) nei progetti per accoglienza ordinaria; il 22,4% (11.910, +47,5% rispetto al 2021) nei progetti per minori stranieri non accompagnati; l’1,6% (831, +9,5% rispetto al 2021) nei progetti per persone con esigenze di carattere sanitario e disagio mentale.
Nel 2022 le fasce d’età maggiormente rappresentate sono quelle che vanno dai 18 ai 25 anni (30,8%) e quella dai 26 ai 40 anni (32,2%). La somma di queste due fasce di età raccoglie quasi i due terzi degli accolti, ma rispetto agli anni precedenti si rileva un aumento dei minori appartenenti alla fascia di età più giovane (0-17), che sono giunti a rappresentare il 28,8% dei beneficiari (15.331 minori), a testimonianza della crescita del numero di nuclei familiari accolti nella Rete.

I beneficiari accolti nel 2022 provengono da 110 Paesi, in prevalenza africani e asiatici. Le 10 nazionalità più rappresentate sono Nigeria, Bangladesh, Afghanistan, PakistanUcraina, Egitto, Tunisia, Mali, Somalia e Gambia.
Nel 2022 si registra altresì un incremento delle presenze femminili (23,6% degli accolti), a conferma del trend di costante crescita degli ultimi anni. La popolazione femminile dei SAI proviene soprattutto da Nigeria (30,0%), Ucraina (20,06%) e Afghanistan (14,6).
I progetti SAI nel 2022 sono presenti in 104 Province (su 107) e in tutte le Regioni d’Italia. 804 sono gli Enti Locali titolari di progetto, di cui 709 Comuni, 16 Province/Città metropolitane, 30 Unioni di Comuni e comunità montane, 49 altri Enti (Ambiti o distretti territoriali e sociali, Associazioni o Consorzi intercomunali, Società della salute).

1.378 Comuni direttamente coinvolti dal sistema (ovvero circa il 17% dei Comuni italiani) in quanto titolari di progetto e/o sede di struttura SAI. 1.999 i Comuni interessati dalla rete SAI a vario titolo (in quanto titolari di progetto, sede di struttura o perché facenti parte di un’aggregazione – Unione/Comunità montana, Distretto o Ambito, Consorzio o Società della salute). Il 54,4sono piccoli Comuni, sotto i 5.000 abitanti (1.087 su 1.999).
Tutte le città metropolitane e le città capoluogo di regione sono titolari di progettualità SAI, nucleo storico del sistema di accoglienza.

Nel 2023 è stata consolidata la Rete del SAI, che, grazie alla progressiva attivazione dei posti finanziati nel corso dell’anno precedente, ha potuto fare fronte alle esigenze di accoglienza, correlate allo stato di ‘emergenza sbarchi’, dichiarato dal Governo nel mese di aprile. In particolare, con riferimento ai minori stranieri non accompagnati, i Comuni del Sai sono stati coinvolti nelle misure di prima accoglienza, con l’arrivo delle navi in diversi porti del Tirreno e dell’Adriatico. Il 2023 si è chiuso con 913 progettualità SAI per oltre 43.000 posti di accoglienza.

 

© Riproduzione riservata

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